Informativa

Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie.

21/11/24 ore

XII° Congresso degli iscritti italiani del Partito Radicale - Documento Politico



Si è tenuto a Roma il XII Congresso annuale degli iscritti italiani al Partito Radicale (28/29/30 ottobre 2022 presso l’Hotel Palatino). Alla fine dei lavori è stato approvato il documento politico che segue:

 

 

 DOCUMENTO POLITICO

 

Il Congresso degli iscritti al Partito Radicale riunito a Roma dal 28 ottobre 2022

- udite le relazioni del segretario e del tesoriere le approva;

-  le crisi mondiali che attanagliano il mondo sono la conferma che sono quanto mai necessarie e urgenti le proposte storiche del Partito Radicale

* per la nascita di una Organizzazione Mondiale delle Democrazie per l’istituzione dell’Organizzazione Mondiale della Democrazie, unico strumento in grado di contrastare le cause profonde dei conflitti armati e dei terrorismi, di affermare lo Stati di diritto democratico federalista laico e il diritto umano alla conoscenza laddove miliardi di persone vivono sotto regimi dittatoriali e autoritari;

* Per una evoluzione federalista dell’Unione europea e la realizzazione degli Stati Uniti d’Europa

* Per l’ingresso di Israele nell’Unione europea.

 

UCRAINA

 

- In particolare sull’aggressione della Russia all’Ucraina il Congresso ritiene che l’ingresso immediato dell’Ucraina nell’Unione europea rappresenta un solido ombrello di sicurezza chiedo all’Unione europea di non attendere l’ingresso dell’Ucraina iniziando un negoziato destinato a durare anche più  di vent’anni, ma di monitorare il processo di allineamento legislativo all’acquis comunitario mentre il paese è  in fase di ricostruzione.

 

IRAN

 

- Il Congresso è a fianco delle donne e degli uomini in Iran impegnati in una Rivoluzione nonviolenta che mira a sostituir la Repubblica islamica e a creare una Repubblica democratica basata sullo stato di diritto e sul rispetto dei diritti umani universali.

Il “mondo libero” ha dimostrato di essere in grado di sostenere la lotta per la libertà dell’Ucraina, le sanzioni sono state decise in pochi giorni, sono state intraprese azioni chiare. Ora è il momento di agire e di sostener il popolo iraniano nella sua lotta contro la dittatura.

Pertanto a Partire dal Governo italiano e dalle massime istituzioni internazionali, dall’Unione europea, dal Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite (Ecosoc), dallo Special Rapporteur sulle esecuzioni stragiudiziali, sommarie o arbitrarie, chiede di attivarsi per:

- non fornire supporto economico-commerciale a Teheran

- sospendere ogni accordo col regime teocratico, compreso quello sul nucleare

- fornire il massimo supporto tecnologico al movimento delle donne e dei giovani iraniani affinché possano aggirare l’isolamento a cui il regime li costringe

- imporre un embargo totale, economico-commerciale-sanzionare tutti i membri della struttura di potere della repubblica islamica in Iran col divieto di viaggiare nei paesi dell’UE

- attivare con urgenza in Italia la giurisdizione extraterritoriale prevista dall’articolo 10 del codice penale per procedere nei confronti di coloro che si siano macchiati di crimini contro l’umanità, come quelli di tortura, di sequestro di minori e di uccisioni extragiudiziali anche se i delitti sono stati commessi all’estero. È urgente dunque che l’Italia si do i di uno strumento interno, il codice dei crimini internazionali, per la cui adozione ha assunto oltre venti anni addietro un obbligo internazionale, rimasto tuttora inevaso.

 

ITALIA

 

- Il Congresso auspica che il nuovo governo riuscirà davvero a non “sostituire un sistema di potere con un altro distinto e contrapposto”, come ha affermato il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni purché il nuovo sia rispettoso della Costituzione, dei Tra della legge penale. ttati internazionali sottoscritti dal nostro paese e in particolare della Dichiarazione universale dei diritti umani.

 

- Il Congresso giudica particolarmente grave il fatto che sia stato convocato un Consiglio dei Ministri per la conferma delle attuali norme sull’ergastolo ostativo quando l’8 novembre ci sarà la trattazione in udienza pubblica da parte della Corte costituzionale. Le ragioni di urgenza in assenza di una decisine della Corte appaiono eversive di fronte al fatto che si vuole intervenire con un Decreto per rimodulare l’intero 4 bis in senso sfavorevole alle indicazioni della Corte prima ancora che la stessa Corte decida.

La  Corte aveva parlato di correttezza istituzionale verso il legislatore nel rinviare la sua decisione, il Governo risponde offendendo la Corte.

Rimodulare il 4 bis in senso peggiorativo e in maniera retroattiva rappresenta una violazione dell’art. 25 della Costituzione sulla irretroattività della legge penale. Il principio secondo cui nessuno può essere punito con una pena non prevista al momento del fatto o con una pena più grave di quella allora prevista, opera come limite al legittimo esercizio del potere politico, che si pone al centro dello Stato di diritto. Di conseguenza, sebbene sia legittimo che le modalità esecuzione della pena siano disciplinate dalla legge in vigore al momento dell’esecuzione della pena e non da quella in vigore al momento del fatto, ciò nom vale qualora la normativa sopravvenuta non comporti mere modifiche delle modalità esecutive della pena prevista dalla legge al momento del reato, ma una trasformazione della natura della pena e della sua concreta incidenza sulla libertà personale del condannato.

 

Il Congresso ritiene non più rinviabile una riforma del regime italiano in senso

- presidenzialista delle istituzioni

- senso uninominale maggioritario ad un turno della legge elettorale

- della giustizia secondo i dettami costituzionali e dei trattati internazionali.

 

Il Congresso

- vista l grave situazione economico finanziaria in cui versa il  Partito, nel ribadire che non vi sono realtà associative al di fuori el partito che lo rappresentano, invita chi non si è ancora iscritto a farlo al più presto e gli iscritti a rinnovare l’iscrizione per il 2023.

 

 

 

- Congresso degli iscritti italiani al Partito Radicale (28 ottobre 2022 - Prima giornata) da Radio Radicale

- Congresso degli iscritti italiani al Partito Radicale (29 ottobre 2022 - Seconda giornata) da Radio Radicale

- Congresso degli iscritti italiani al Partito Radicale (30 ottobre 2022 - Terza giornata) da Radio Radicale

 

 


Aggiungi commento