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12/05/24 ore

Giustizia: lo Stato corporativo dell’Emergenza rifiuta ogni riforma per lo Stato di Diritto. Conversazione Rippa / Rintallo



Il dibattito sulla riforma della giustizia, nonostante l’evidente necessità, sta avviandosi inesorabilmente verso uno stallo che non lascia presagire alcun esito positivo.

 

Ciò conferma il giudizio che, come redazione di «Agenzia Radicale» e «Quaderni Radicali», avevamo espresso l’anno passato in occasione dei referendum per la giustizia giusta: senza l’apporto della loro spinta propulsiva, era ben difficile che le forze politiche sarebbero state in grado di promuovere un complessivo processo riformatore.

 

Contro il disegno di legge al quale sta lavorando il ministro di Giustizia Carlo Nordio si è aperto un vero e proprio fuoco di sbarramento, proveniente sia dall’ANM roccaforte del corporativismo giudiziario e sia dal sistema informativo asservito al continuismo delle oligarchie di potere.

 

D’altro canto, la ridotta attitudine al pragmatismo riformatore del bipolarismo di centrodestra e centrosinistra, che ha estromesso dall’orizzonte politico italiano l’area liberal-socialista e radicale, contiene in sé le ragioni del blocco attuale.

 

Fino a quando non si soprassederà dalle logiche emergenziali, ripristinando lo Stato di Diritto, la domanda di giustizia che sale dal Paese rimarrà inappagata, anche perché i cittadini non possono contare sulla solidità di un pilastro essenziale per la democrazia come è la magistratura, oggi purtroppo attraversata – come ricordato di recente da Luciano Violante – da una drammatica “questione morale”, testimoniata dalla contro-produttività di un sistema più propenso a processare senza reati, che non a salvaguardare la società dai reati davvero commessi.

 

Se partiti e giornalisti non fossero drammaticamente contaminati da trent’anni di anti-politica e giustizialismo, guarderebbero ai cinque milioni (su sette) di cittadini italiani, indipendenti da questi partiti, che hanno apposto la croce sul SI a tutti referendum sulla giustizia (gli stessi cinque milioni che votarono contro la riduzione dei parlamentari!), contrastando il boicottaggio omologante diffuso a piene mani alla vigilia del voto: quella percentuale di elettori è più alta di quella di ogni altra forza politica e, per motivazione e maturità democratica, rifornisce di speranza per il futuro…

 

Ne parlano, nella conversazione per Agenzia Radicale Video, Giuseppe Rippa e Luigi O. Rintallo

 


 

- Giustizia: lo Stato corporativo dell’Emergenza rifiuta ogni riforma per lo Stato di Diritto. Conversazione Rippa / Rintallo (Agenzia Radicale Video)

 

 


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