Informativa

Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie.

22/11/24 ore

Razzismo, ancora violenze


  • Alessandro Frezzato

Due adolescenti, uno dei quali di età inferiore ai 14 anni e quindi non imputabile, sono stati denunciati dalla polizia di Casal di Principe dopo aver aggredito un loro coetaneo per avere la sola “colpa” di essere originario della Nigeria. La vittima (un 14 enne di origine africana) è finita in ospedale con ferite alla fronte e a una palpebra e anche un trauma cranico. 

 

I poliziotti del Posto Fisso Operativo di Casapesenna e della Sezione di Casal di Principe della Squadra Mobile di Caserta erano intervenuti a seguito della segnalazione di una lite tra studenti ma appena arrivati sul posto si sono subito accorti che si trattava di un’aggressione di stampo razzista.

 

Purtroppo già in passato i due aggressori, che frequentano la prima classe dell’Istituto superiore dove è successo l’ignobile accaduto, avevano più volte insultato la vittima per motivi di carattere xenofobo.

 

Questa desolante e squallida vicenda ci dovrebbe far riflettere sul fatto che il fenomeno del razzismo e dell’intolleranza verso le differenze in genere è ancora ben presente nel nostro paese, ma è scorretto definire l’Italia come una nazione razzista a tutto tondo perché è una fetta della popolazione italiana ad essere tale e non il paese in toto, anche se resta comunque un fatto indegno di una sana democrazia.

 

L’altro aspetto che colpisce di tale triste episodio è inerente alla giovanissima età degli aggressori e conseguentemente all’odio razziale che certi adolescenti possono arrivare a manifestare nonostante siano cresciuti in una società in qui le differenze razziali, confessionali sono tutt’altro che un’eccezione.


Aggiungi commento