Tutto il mondo è paese... La segnalazione di una giovane coppia gay, che denuncia un episodio sgradevole d’insulti verbali e l’intimidazione a scendere dall’autobus da parte dell’autista, conferma un intolleranza che alla fine è più diffusa di quanto si possa immaginare, e in tutto il mondo. L’azienda che gestisce il trasporto pubblico di Londra ha avviato un’indagine.
Il 23 enne di nome Jack James, ha descritto quello che gli è accaduto all'Evening Standard. In sostanza appena il fidanzato di Jack gli ha dato un semplice bacio sulle labbra, il conducente del bus ha urlato ai due ragazzi: "… Non fatelo sul mio c… di autobus, altrimenti scendete". Prima di scendere dal pullman i due giovani (rimasti sorpresi), hanno chiesto all’autista se si stava rivolgendo a loro: "… Si - ha confermato il conducente. "… E il mio bus, sono le mie regole ed io non voglio vedere certe cose. E disgustoso scendete".
Profondo sconcerto è stato espresso dalla"Transport for London", che è l’azienda che gestisce il trasporto pubblico londinese, che in un comunicato ha dichiarato: "… Tutti i clienti hanno il diritto di utilizzare il servizio senza aver paura di dover subire abusi, ... Comportamenti offensivi e comunque arroganti sono completamente inaccettabili".
I mezzi pubblici non sono di proprietà dei conducenti e servono a consentire il trasporto di tutti, cittadine e cittadini. Certo se una coppia, etero e/o omosessuale, si bacia in un qualsiasi posto pubblico con particolare enfasi o volgarità va contro il buongusto e questo è fuori discussione. Meno accettabile è la convizione di chicchessia di sentirsi autorizzato a fare il giustiziere solitario ritenendo casa propria un luogo, in questi caso un bus, che è proprietà di una azienda pubblica.