Peppone e Don Camillo? Non proprio. L’uno, Luigi De Magistris, è un ex magistrato di dubbio successo che si è buttato in politica cavalcando l'antipolitica; l’altro, Crescenzio Sepe, è una testa porporata che nulla c’entra con i preti di periferia, che comunque a un certo punto, lo si condivida o meno, esercita il suo ministero fra religione e politica. Cosa che è avvenuta puntualmente nel corso dell’omelia domenicale a proposito dell’idea del sindaco di Napoli di sperimentare un quartiere a luci rosse.
La decisione della Giunta per il Regolamento del Senato che ha stabilito il voto palese per la pronunzia sulla decadenza del Cavaliere dalla carica di senatore è la prova più lampante dell’insensibilità del nostro paese per la questione liberale: una convinzione profonda che abbiamo già espresso su questa Agenzia, nella palese evidenza del fatto che tale decisione rappresenta soltanto l’ennesima prova del predominio che i partiti esprimono sulle istituzioni. di Silvio Pergameno
Rimborso statale del 100% della pillola contraccettiva per le ragazze minorenni di età compresa tra i 15 e i 18 anni: è quanto stabilito dall'emendamento presentato dalla ministra della Salute francese, Marisol Touraine, e approvato dal Parlamento transalpino nel quadro del progetto di bilancio 2013 sul welfare.
Forse è vero, è ingeneroso ironizzare sul fatto che la Napoli di de Magistris si sia ridotta al lungomare liberato. Il sindaco della rivoluzione arancione, infatti, mentre lavora alacremente con tutta la Giunta al progetto di un movimento di sindaci che guardi alle elezioni politiche del 2013, sforna idee una dietro l’altra, per trasformare la sua città in una sorta di laboratorio dove provare soluzioni ai problemi che investono poi l’intera nazione.
Renzi si è pronunziato contro le larghe intese e Cuperlo pure, sia pure partendo da posizioni divergenti, ma che scaturiscono da premesse remote comuni: Renzi pensa a un sistema elettorale come quello per il sindaco (cioè in buona sostanza una qualche forma di semipresidenzialismo), che invece non piace affatto a Cuperlo, che prospetta elezioni a collegio a doppio turno. di Silvio Pergameno
“Non vi è più alcuna scusa per non usare la Ru486 negli ospedali italiani”. Sono queste le parole utilizzate da Silvio Viale, responsabile del Servizio unificato di Interruzione volontaria di gravidanza dell'Ospedale Sant'Anna di Torino, per commentare i dati relativi a 3031 donne che, alla data del 30 settembre 2012, hanno dovuto affrontare un aborto all'ospedale torinese.
In una Napoli ridotta ai minimi termini del lungomare liberato, fra regate di vela, coppe Davis e giri d’Italia, il sindaco de Magistris medita il grande salto nella politica nazionale. Per la precisazione pensa a un movimento politico animato dai sindaci da presentare alle prossime elezioni. Lo ha confermato, in un'intervista nel programma La Zanzara su Radio 24, specificando che sarà “un movimento politico organizzato, qualcosa di distante dai partiti seppur non in conflitto con essi".
La carica di Grillo si spiega più che con la critica – del tutto legittima in democrazia – al capo dello Stato, con la necessità di alzare il tiro per nascondere un vuoto: quello dell’iniziativa del suo movimento. di Luigi O. Rintallo
Il via libera definitivo e bipartisan della Camera (483 voti a favore, 8 astensioni e nessun contrario) alla legge di ratifica della Convenzione Onu contro la Tortura, giunto tre settimane dopo l'ok del Senato, mette fine a una situazione di stallo legislativo che in Italia dura da anni. Il Parlamento dovrà adesso approvare un apposito disegno di legge per l'introduzione del reato di tortura nel codice penale e dovrà inoltre disporre l'istituzione di un'apposita Autorità nazionale indipendente per la protezione e la promozione dei diritti umani, necessaria per una applicazione concreta ed efficace della Convenzione.
Nell’ambito del Meeting di Comunione e Liberazione si è tenuto un convegno sull’emergenza carceri, dal titolo “Vigilando redimere. Quale idea di pena nel XXI secolo”. I radicali non saranno di certo gli unici a trattare questo tema, ma sicuramente sono i soli a combattere in modo quotidiano la battaglia contro l’affollamento carcerario e contro la pluridecennale violazione del diritto costituzionale, europeo e internazionale da parte dello Stato italiano. Per questo l’assenza nel dibattito di qualsiasi figura dell’universo radicale è quantomeno rilevante...
La crisi in cui è precipitata "Scelta civica" è stata determinata da un processo tipico interno che ricalca perfettamente i percorsi perversi che affliggono oggi le altre forze politiche italiane: beghe meschine nelle quali finisce con il risolversi la dialettica interna, l’anima stessa dei partiti e dei movimenti. di Silvio Pergameno