Al Teatro Bellini di Napoli dal 24 marzo e fino a domenica 27 marzo, è in scena “Imitation of life“, uno spettacolo in ungherese (con sottotitoli in italiano ed inglese) che sta riscuotendo notevole successo… di Giovanna D’Arbitrio
Un tipico aspetto della scena gotica, nata come sottocultura giovanile che si è sviluppata a partire dagli anni Ottanta in una direzione piuttosto vasta in Occidente e non solo, è la riflessione religiosa, spesso venata di tinte esoteriche e mistiche, mai scevra di eclettici riferimenti culturali. Un immaginario notevolmente vasto che gli organizzatori di Gotika, il festival che si è svolto a Roma lo scorso 12 febbraio presso la Città dell'Altra Economia nel quartiere Testaccio, hanno pensato di racchiudere in una serie di stand e seminari, con uno sforzo di promozione culturale a dir poco raro… di Gianni Carbotti e Camillo Maffia
La notizia che dovrebbe comparire sulle prime pagine dei quotidiani che hanno innalzato la gogna mediatica per il cardinale Angelo Becciu, e che invece non c'è o è relegata a qualche trafiletto, è la conferma che Alberto Perlasca, il principale accusatore del prelato, aveva un suggeritore. Si tratterebbe di Francesca Immacolata Chaouqi, nome che è più volte comparso nelle cronache del processo in quanto le sue presunte rivelazioni avrebbero influenzato il lavoro degli inquirenti e perfino, secondo alcune indiscrezioni, le decisioni del Papa… di Camillo Maffia
Il 12 dicembre mattina, il regime iraniano ha "giustiziato" il secondo manifestante, sotto gli occhi inermi dell'Occidente. Il suo nome era Majid Reza Rahnavard e aveva soltanto 23 anni. È stato impiccato nella città di Mashhad, pochi giorni dopo l'uccisione del primo condannato a morte per le proteste in Iran. L'8 dicembre, infatti, il mondo ha appreso la notizia dell'impiccagione di Mohsen Shekari, anche lui di soli 23 anni, ucciso dopo una detenzione di appena due mesi nel carcere di Evin. Shekari, come Rahnavard, era stato condannato a morte per il reato di "Moharebeh", ovvero di "guerra contro Dio"... di Anna Mahjar-Barducci e Giuseppe Rippa
Fino al 27 novembre Napoli ospita, nella galleria FrameArsArtes di Paola Pozzi, la mostra delle opere di Enrico Magnani, l'ingegnere nucleare che ha continuato la sua attività di ricercatore passando dall'indagine sulla materia fisica all'indagine sulla energia spirituale della natura e dell'uomo. Magnani, nella sua ricerca, accoglie, accanto all'attività razionale, l'intuizione. E sostituisce i ragionamenti aristotelico-scientifici con lo studio della storia e del significato dei simboli… di Adriana Dragoni
È ben comprensibile che commentatori e analisti politici facciano di tutto per ignorare il ferreo postulato che regola da diverso tempo le vicende italiane e che recita: “nulla di quanto accade e accadrà è nella determinazione della classe dirigente nazionale, sia istituzionale che in senso più largo sociale ed economica”. Qualora non lo facessero, gran parte della “narrazione unica” proposta in questa occasione sarebbe completamente smontata, a cominciare dalle “magnifiche sorti e progressive” che si sarebbero aperte al Paese se solo il governo Draghi fosse rimasto… di Luigi O. Rintallo
Adesso che, con l’uscita dell’ultimo militare americano, in Afghanistan si è voltata pagina, va detto che negli ultimi giorni l’atteggiamento dell’Europa nei confronti degli Stati Uniti è stato poco generoso. Assai poco generoso. Nell’antico continente si sono levate voci quasi esclusivamente critiche come se noi europei negli ultimi venti anni o anche negli ultimi venti giorni fossimo stati coinvolti solo inconsapevolmente in quell’avventura. di Paolo Mieli (da Corriere della Sera)
Al 72° metro della gara di domenica 1 agosto, Jacobs è imprendibile, sfugge a se stesso, corre alla velocità di 43.056 km/h. Correre non è camminare, è uno sfidare il vuoto che ti s'apre davanti. Siamo stupefatti nel vedere un bambino tenersi in piedi e dare il primo passo, tornare indietro, riprendere a camminare: poi tutto sembra confondersi nel quotidiano ripetersi delle ore. Ma la prima volta che un bambino corre chi la ricorda? (… SEGUE>>>)
In questo periodo di stasi dovuto alla pandemia non è strano che ripresentino in mente i ricordi delle volte che ti trovavi in luoghi affollati di gente, i ricorrenti eventi romani che scandivano un ritmo intenso di iniziative che facevano tanto interessante la città. Più di tutti la cultura aveva questa necessità di pubblico: i dibattiti, le conferenze, le mostre, gli happening, le performance, tutte occasioni che riempivano grandi sale, cineteche, musei, strutture pubbliche varie o private, prima fra tutte le gallerie che avevano visto la città di Roma invasa da un fiorire di nuove sedi, una più interessante dell’altra, che proponevano artisti in quantità mai viste in passato. di Giovanni Lauricella
Una delle tante vittime collaterali, ed invisibili, di questa tragica emergenza sanitaria, che è anche una grande emergenza libertaria, è la logica. Il concetto, apparentemente nitido, ma in realtà sfuggente e polivoco, è di quelli che impressionano per la carica di responsabilità filosofica, politica, e persino semantica, che si porta dietro da millenni, più o meno da quando i greci, con protervia umana pari solo a quella degli abitanti del paradiso terrestre, ci hanno inappellabilmente condannato a misurarci con le poliedriche sfaccettature di questo nome terribile… di Massimiliano Siddi
Per giorni a dibattere di fuffa a proposito del Def, aspettando i dettagli della “manovra del popolo” che “abolirà la povertà”, tra cifre sparate a caso, il velleitarismo, l'approssimazione, l'inconcludenza, le minacce all'Europa e i “me ne frego dello spread”. Così, il “governo del cambiamento” ci ha offerto un saggio del nulla di cui è buono pur essendo capace di tutto, forte di un vento che resta in poppa, grazie anche a una narrazione che trova la sponda complice del consueto circo mediatico deformato dei soliti noti maestri del pensiero. Ne discute Geppi Rippa, con Antonio Marulo, in Maledetta Politica.