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04/12/24 ore

Radicali, ferragosto nelle carceri



Come ogni anno, i Radicali hanno deciso di trascorrere le giornate di ieri (Ferragosto), oggi e domani facendo visita alle straripanti carceri italiane. Da Milano a Palermo, passando per Roma, Firenze, Teramo, Napoli, Salerno, Catania, Lecce e molte altre città: visite finalizzate a rilanciare il problema del sovraffollamento carcerario e a richiamare l’attenzione sulla necessaria “uscita dalla flagranza criminale dello Stato”.

 

L’iniziativa quest’anno prevede anche la raccolta firme sui 12 referendum presentati dai Radicali, sei dei quali riguardanti proprio il tema della giustizia. A firmare, in questo tour radicale nelle carceri, non solo centinaia di detenuti, ma anche molti agenti di polizia penitenziaria, “anch’essi vittime – come ha dichiarato Marco Pannella davanti al carcere di Regina Coeli – della tortura perpetrata all’interno degli istituti penitenziari”.

 

“L’amnistia è l'unico modo che abbiamo per uscire dalla condizione di delinquenti professionali in cui si trova lo Stato italiano” ha dichiarato Pannella, seguito a ruota dal ministro degli Esteri Emma Bonino (in visita al carcere di Rebibbia), per il quale l’amnistia rappresenta “una misura strutturale vera, a partire dalla quale si può tirare il filo per il resto”.

 

Il ministro degli Esteri, infatti, dopo aver riconosciuto le evidenti difficoltà di carattere politico che accompagnano la battaglia per l’amnistia (“È chiaro che non c'è una maggioranza parlamentare, peraltro serve una maggioranza altissima”), ha definito ”doverosa” la proposta di “un’amnistia per la Repubblica, per lo stato di diritto”.

 

E a sorpresa, anche il ministro della Giustizia Annamaria Cancellieri ha voluto portare nel giorno di Ferragosto il suo saluto ai detenuti e agli agenti del carcere romano di Regina Coeli. “Un gesto dovuto di solidarietà agli agenti, a cui ho voluto formulare gli auguri di buon lavoro, e di vicinanza ai detenuti” ha definito la sua visita il ministro. Cancellieri ha inoltre voluto ribadire di essere favorevole all’amnistia, pur sottolineando che “è un provvedimento che appartiene alla competenza del Parlamento”. (E. A.)

 

 


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