Questa fine settimana si chiude la mobilitazione nazionale condotta dall’Associazione Luca Coscioni nel corso degli ultimi 15 giorni con 62 eventi su tutto il territorio nazionale. A Milano, Bologna, Firenze e Foggia il momento clou, con la prova generale di Biotestamento, in cui i notai autenticano le disposizioni anticipate di trattamento (DAT) delle persone che ne fanno richiesta.
Si tratta - ha dichiarato Marco Cappato, tesoriere dell’Associazione Luca Coscioni - di “un momento chiave di questa campagna, arrivata al Senato dopo l’approvazione della legge da parte della Camera, in quella che rappresenta una svolta per il rispetto delle volontà dei pazienti".
L'intento dell'iniziativa è quello di "dare alla politica un segnale forte, che richiami l'urgenza di una legge che garantisca il diritto a vedere rispettate le proprie volontà per le fasi finali della propria vita". C'è il rischio, infatti, che a un passo dal traguardo, si verifichino "pericolosi rallentamenti o rinvii da parte del Senato che attualmente sta vagliando il testo”.
Sono state oltre 15.000 le persone che finora hanno compilato o scaricato il modello sul sito di Associazione Luca Coscioni: il 37,8% sono uomini ( età media 52 anni), mentre il 62,2% donne (età media 49 anni). In generale è stata finora la fascia dai 46 anni ai 55 la più sensibile al tema e ad aver autenticato il maggior numero di testamenti biologici. Segue quella 56-65 (al 21,3%).
Dai primi dati forniti emerge che si eseguono più testamenti biologici nell’Italia Nord Occidentale (il 34%), seguita dall’Italia Centrale (26,3%). In particolare in Lombardia (21,6%), seguita dal Lazio (13,9%), Emilia Romagna (9,3%) e Toscana (8,5%). In primis a Roma, poi Milano, Torino, Bologna.
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