Informativa

Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie.

21/11/24 ore

Les Rideaux de fer, Rosario Mazzella al Maschio Angioino



Maschio Angioino, il castello conserva ancora il suo fascino misterioso, che racconta di Roberto d’Angiò che passeggiava per i suoi giardini declamando  versi del Petrarca (il poeta da lui si era fatto nominare vate), dell’ingresso a Napoli del vittorioso  Alfonso d’Aragona, degli intrighi di Corte e di battaglie.

 

E lo si può visitare, con l’interessante pinacoteca ricca di pittura napoletana, le sculture, le cappelle, le sale, le terrazze, e, attraverso un pavimento trasparente,  le vetuste fondamenta. Rosario Mazzella, proprio visitando il castello, immaginandone la storia, quella degli Angioini e quella dei successori aragonesi, e rivivendone il cruento episodio della congiura dei Baroni (partigiani degli Angioini, avrebbero voluto uccidere il re aragonese  e ne furono uccisi) ha creato le immagini che ha reso nei suoi teleri, che danno forma alla sua mostra.

 

Grandi tele di sacco che ricordano il lavoro antico del vicino porto napoletano e vogliono essere "Les rideaux", così s’intitola la mostra, velari o tende di tela che dovrebbero riallacciarsi, come si racconta, a quelle saracinesche dipinte che anni fa colpirono l’artista visitando New York.

 

Ora queste saracinesche siffatte se ne vedono dappertutto, anche a Napoli, e non mi sembrano certo all’altezza delle opere di Mazzella. In cui appaiono, su un rozzo materiale, figure che pure hanno la levità delle trasparenze, miracolo dell’arte. Sono personaggi della storia un tempo realmente vissuti, poi ancora vivissimi nella mente dell’artista e ora sulla tela, dove a poco a poco sembrano svanire  nella caducità dell’esistenza. Guardateli questi personaggi, vi emozioneranno, sia quelli riuniti a congiurare, sia quel cavaliere che con la lancia corre in avanti , mentre è sbilanciato all’indietro: cadrà? vincerà? e a che sarà valsa la sua vittoria?

 

E’ stato scritto, secondo un assunto politicamente corretto, che queste opere di Rosario Mazzella sono contro la guerra, per affermare la pace. Forse una delle solite banalità. Non mi sembra giusto limitare un artista vero nell’ambito del propagandista pacifista. Piuttosto un messaggero della nonviolenza. Qui, mi sembra, che si dipinga la vita, quella di sempre, che è guerra, pace, intrigo, violenza, dolcezza, sesso, gloria, mistificazione ma sempre e comunque, come nell’arte, assoluta verità.

 

Adriana Dragoni

 

 

"Les Rideaux de fer"

Rosario Mazzella

Dal 3 luglio al 26 agosto 2014

Maschio Angioino Napoli

 

 


Aggiungi commento