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11/10/24 ore

Pier Paolo Pasolini, da spazio espositivo a spazio espressivo


  • Giovanni Lauricella

Vernissage di grande interesse culturale alla galleria Minima di Mario Tosto a via del Pellegrino vicino Campo de fiori, in una delle zone di commercio più congestionate di turisti del centro storico di Roma, per una mostra dedicata alla ricorrenza della morte di Pier Paolo Pasolini, con opere di Claudio Andreoli, Paolo Bielli, Franco di Matteo, Giuseppe Palermo, Eros Renzetti, Mario Tosto.

 

Come conviene a un avvenimento di tutto rispetto, in una galleria di poco più di qualche metro quadro, ha aperto la scena Paolo Bielli che, come un "ragazzo di vita",partendo da via Carini in Monte Verde Vecchio, proprio dalla casa dove abitava negli anni ‘60 Pasolini, è arrivato in galleria con un grosso mazzo di erbe prese lungo il percorso che si presume abitudinario al grande poeta per raggiungere il centro, tragitto che è stato uno spunto per una performance filmata.

 

Appena disposte in galleria le erbe cattive, che è anche il titolo del quadro di Paolo Bielli, iniziano le letture su Pasolini di Sarina Aletta che riempie, come se fosse un collage, con brani poetici e testimonianze del tempo in cui egli visse: una performance che intende rimarcare come la sua poesia  sia stata profetica di tante anomalie che adesso sono di triste attualità (Un esempio: "Alì dagli occhi azzurri…" da Le Ceneri di Gramsci).

 

Il suo lavoro è stato completato da una mia "intervista" che, oltre a presentare tutti gli artisti presenti nella mostra, faceva rievocare a Sarina Aletta alcuni episodi di quando ebbe a che fare personalmente con il grande artista, intellettuale, poeta, scrittore, regista, e spiazzante polemista, tragicamente scomparso ma ancora oggi potentemente in vita nell’animo di chi ha sensibilità culturale.

 

Un tributo oneroso, se si considera la statura del personaggio che si stava celebrando, culminato un coinvolgimento struggente quando Sarina Aletta ha recitato la poesia che Pasolini dedicò a sua madre, dove emergeva tutta la personalità del grande arista, scavata nei suoi meandri più tragici, al punto che ha commosso tutti i presenti. Sarina stessa per riprendersi ha dovuto concedersi una breve pausa.

 

Poi è venuto il momento dedicato alle vicissitudini personali di Sarina Aletta con Pasolini, come quando ebbe in dono da Pasolini per editare il libro Strage di stato un milione di lire, una cifra che allora era molto consistente, proveniente dall’attività cinematografica dell’artista e primo compenso dopo una esistenza quasi grama.

 

Pur nella quasi impraticabilità dello spazio a disposizione, il palcoscenico era la soglia di ingresso della piccola galleria e la platea l’antistante vicolo, il tutto si è svolto in maniera soddisfacente anche se è facile immaginarsi le numerose difficoltà incombenti a cui chi più chi meno ha dovuto fare fronte.

 

Sei lavori 60x80 per ricordare i quarant' anni dalla morte di Pasolini tutte incentrate sul suo volto che, se anche ritratto in varie pose e con vari colori e stili, rimane un’icona pop del nostro trascorso storico proprio nel senso letterale del termine, di immagine popolare della cultura italiana. Un’icona che ci è sempre stata presente, di un personaggio che ha spaziato dalla politica alla poesia, dal cinema alla letteratura e non solo.

 

 

"Pier Paolo Pasolini"

da spazio espositivo a spazio espressivo

mostra collettiva di Claudio Andreoli, Paolo Bielli, Franco di Matteo, Giuseppe Palermo, Eros Renzetti, Mario Tosto

performance poetica di Sarina Aletta con intervista di Giovanni Lauricella di Agenzia Radicale

a cura di Mario Tosto

Galleria Minima

Via del Pellegrino n 18 Roma

Dal 8 maggio al 27 giugno 2015

 

 


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