Il 3 maggio 2018, nello storico Palazzo Scarpetta di Via Vittoria Colonna a Napoli, alle ore 11,30 è stata inaugurata la nuova sede operativa della Fondazione Eduardo De Filippo (FEDF), per merito di CarolinaRosi, moglie del compianto Luca De Filippo, nonché figlia del grande regista Franco Rosi e nipote della stilista MariaMandelli, nota come Krizia.In tale circostanza, come omaggio al grande RobertoCapucci, è stata presentata in conferenza stampa, l’originale mostra di disegni per il teatro intitolata “Roberto Capucci. Spettacolo onirico”, aperta al pubblico da venerdì 4 maggio fino alla fine di giugno.
La mostra, curata da Caterina Napoleone, già presentata con successo a Firenze, si avvale del catalogo edito da ARTE’M con testi di Carolina Rosi,Caterina Napoleone, Eike D. Schmidt, Giovanni Gavazzeni, Gabriele Mayer, di una nota biografica e dell’elenco delle principali mostre tenute dal Maestro nel corso della sua lunga attività professionale.
Alla conferenza stampa èstato sottolineato come l’evento abbia offerto l’occasione di accogliere, per la prima volta a Napoli, Roberto Capucci e i suoi meravigliosi disegni, realizzati sin dagli anni ‘90, un repertorio di costumi maschili per il teatro, di puro carattere visionario.
Come hanno spiegato C. Napoleone e G. Mayer, il titolo stesso della mostra ne sottolinea il carattere onirico con oltre cinquanta figure multiformi e multicolori che ci riconducono agli antichi miti, in particolare a quelli di Dioniso, presentati insieme a prototipi in carta, ricavati dagli originali disegnati a matita, illustranti il metodo di lavoro, dal progetto all’esecuzione: un work in progress realizzato sotto la direzione di Gabriele Mayer dai suoi ex allievi dell’Accademia di Belle Arti di Napoli.
"Non potevamo immaginare migliore avvio – ha affermato Carolina Rosi - per la nostra sede rendendo omaggio a Roberto Capucci, maestro assoluto dell'arte e della cultura, più volte prestato al teatro e a Luca che proprio qui, in questo luogo evocativo, aveva indicato lo spazio naturale per accogliere il lavoro della Fondazione".
L’inaugurazione della nuova sede – ha sottolineato la Rosi - rappresenta solo l’atto finale di un percorso dovuto ai valori intramontabili della famiglia De Filippo, in particolare del grande Eduardo, alla sua creatività, fantasia e forza espressiva, in qualche modo paragonabili a quelle di Roberto Capucci: insomma, due grandi maestri.
Significative le risposte del grande stilista alle pressanti domande a lui rivolte sia da Caterina Napoleone che dal pubblico in sala, in particolare quando ha affermato che le sue migliori creazioni nascono nel silenzio della notte in grande serenità e con la gioia di offrire qualcosa di bello agli altri. Ha ricordato infine con ironia le inaspettate reazioni ai suoi sontuosi costumi da parte di June Anderson, soprano texano nel Capriccio di Strauss , rappresentato al Teatro San Carlo di Napoli nel 2002
Intervenendo più volte nel dibattito, Carolina Rosi, da parte sua ha elogiato i misteriosi legami tra le opere dei grandi maestri in ogni campo, esaltando infine i valori di Cultura, Arte, Bellezza, valori spesso poco tutelati nella nostra epoca ma che vanno preservati con forza e determinazione.
Quello di rivedere Caterina Rosi è stata, per chi scrive, una occasione molto gradita. Incontrata a Sabaudia in occasione del Premio Pavoncella 2017, fu premiata con una motivazione, qui riportata in parte: “Avrebbe potuto vivere di luce riflessa, custode di una eredità artistica unica per contenuti e spessore culturale, nel segno di due autentici Maestri del Cinema e del Teatro, il padre Gianfranco Rosi e il marito Luca De Filippo, ma avrebbe smentito se stessa e tradito proprio quei Maestri, non preservando nella sua interezza il grande Teatro di Eduardo e di Luca De Filippo. Ed eccola decidere di portare avanti quella missione assumendo la presidenza della Fondazione e la direzione della Compagnia di Luca con la quale continua oggi a girare in Italia”.
Giovanna D’Arbitrio
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