Grande evento culturale di rilevanza internazionale a Roma che ha coinvolto due prestigiose sedi espositive d'arte: il Museo Diocleziano di arte antica e il Palazzo delle Esposizioni per la mostra Materiae con le opere del più grande artista messicano del momento, Javier Marin, nato a Uruapan nel 1962.
Già conosciuto in Italia da decenni perché due volte alla Biennale di Venezia (2003 e 2011), artista che ha esposto in varie città Italiane: Torino, Milano, ed è da anni alla Galleria Barbara Paci di Pietrasanta dove si può dire di casa.
Un artista messicano molto affermato in Italia che non a caso con questa mostra celebra i 150 anni di relazioni diplomatiche Messico-Italia, anniversario che vede impegnati i due paesi in numerose iniziative che coroneranno tutto l’anno.
Presentato come barocco romano è in verità un artista ricco di molteplici espetti e capace di vari linguaggi artistici su tela, carta, bronzo e tantissimi altri materiali.
Questa sua versatilità è il connotato saliente della mostra Materiae dove si possono vedere quadri astratti, figurativi, sculture di richiamo classico e installazioni, come la gigantesca colonna al Museo Dioclezino di straordinario linguaggio contemporaneo.
Tutte opere di grande formato, un impresa molto impegnativa che è la cifra stilistica di Javier Marin che ha nella spettacolarità una caratteristica di successo nel panorama artistico mondiale.
Di lui, oltre le sue opere d'arte, bisogna parlare dei suoi impegni sociali che danno speranza a tante zone povere del Messico che come sappiamo è una terra ricca di bellezze come di grandi problemi.
In più è anche sponsor della cucina messicana e in particolare della sua città di origine, Urupan, famosa per i suoi deliziosi piatti fatti con particolari prodotti provenienti proprio da quella regione del Messico come lo Yucatan “capitale” del miglior avocado al mondo.
Tornando alla mostra molto complessa e articolata bisogna menzionare oltre le opere realizzate con stampe digitali i famosi arazzi che ripetono in due dimensioni le sculture più conosciute di Javier Marin, realizzati con metodi tradizionali su telai antichi, sistema di tessitura dello Yucatan che viene valorizzato, diventando centro artigianale che esporta in tutto il mondo.
Artista importntissimo per il Messico e tutta l' America Latina, Javier Marín non ha solo l'Italia come meta artistica preferita, ha esposto in più di trecento mostre individuali e collettive in tutto il mondo, inclusi Stati Uniti, Canada, Asia e naturlamente Europa.
Materiae promossa dal Ministero della Cultura, dalla Direzione Generale Musei, dall’Assessorato alla Cultura di Roma Capitale e dall’Azienda Speciale Palaexpo, con il patrocinio dell’Ambasciata del Messico in Italia, con gli auspici della Presidenza Commissione Cultura, on. Federico Mollicone, Camera dei deputati, realizzata in collaborazione con la Fondazione Javier Marín, la Galleria Terreno Baldio Arte e la Galleria Barbara Paci resterà aperta fino al 6 ottobre prossimo.
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