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18/11/24 ore

Metodo Stamina, primi sì. Balduzzi: 'Più trasparenza'


  • Serena Guerrera

Aveva colpito tutti l’appello da parte dei genitori della piccola Sofia, di soli 3 anni, e del padre di Salvatore Bonavita, 39 anni, entrambi affetti da gravi patologie degenerative, che da tempo chiedevano l’approvazione del metodo Stamina per curare i propri figli.

 

Per loro, adesso, é arrivata finalmente la tanto attesa notizia: i due “potranno finalmente essere curati con il trattamento di cellule staminali”. Per Sofia la rassicurazione è arrivata dal Ministro della Salute Balduzzi, mentre per Salvatore la decisione è stata presa dal giudice di Torino, Mauro Mollo.

 

Il Ministro Balduzzi ha comunque voluto sottolineare che, diversamente da quanto si pensa, “non è il ministero a decidere se una terapia deve essere interrotta oppure no”. Così come nel caso di Sofia, che dopo un periodo di cura con le staminali a cui sono seguiti miglioramenti sotto diversi aspetti, ha dovuto sospendere la cura perché il trattamento era dannoso per la sua salute.

 

“Nessuno sta facendo una guerra alle terapie staminali - afferma Balduzzi - e il ministero è in prima linea nel supporto alla ricerca. In Italia ci sono numerose possibilità terapeutiche con le staminali ragionevolmente sicure e per questo già accessibili anche quando non hanno concluso l’iter delle sperimentazioni”.

 

“Aspettiamo – ha conlcuso il ministro - che la Stamina Foundation fornisca la documentazione che da mesi abbiamo chiesto: mi auguro che Stamina crei le condizioni di massima trasparenza per garantire la sicurezza dei trattamenti”.


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