Verrà risarcito, Glenn Ford; gli verranno dati dei bei bigliettoni verdi, migliaia per ogni anno perso, più un indennizzo per aver perso la sua occasione di vivere. Perchè Glenn non ce l'avrà più quella possibilità di condurre un'esistenza normale, scandita da quotidianità banali: trovare un lavoro, abitare una casa, fare l'amore con la moglie, veder crescere i figli.
Perchè Glenn, 64enne nero americano, ha 'sprecato' quella sua opportunità standosene rinchiuso in un carcere della Louisiana. Per 30 anni. E' il 5 novembre del 1983 quando il gioielliere Isadore Rozeman venne ucciso in seguito ad una rapina.
Le parole di Marvella Brown - una testimone che in seguito dichiarò di aver mentito per proteggere Jake Robinson, un pregiudicato che Glenn Ford aveva identificato come sospettato dell'assassinio - incastrano Ford, che in passato aveva lavorato occasionalmente per la vittima: la giuria (composta, dicono gli osservatori, da soli bianchi) non ha dubbi sulla colpevolezza dell'uomo che, accusato di omicidio di primo grado, viene condannato a morte.
Trent’anni dopo un giudice della Corte distrettuale della Louisiana firma l'ordine di scarcerazione dell'uomo che “non avrebbe mai dovuto essere arrestato: non ha partecipato – spiega l'ultima sentenza – e non era nemmeno presente durante la rapina”.
I cancelli del Penitenziario di Stato si aprono e Glenn Ford, una vita nel braccio della morte, accoglie i cronisti: “E' una bella sensazione, il mio cervello vaga in tutte le direzioni, mi sento bene” dice il primo prigioniero nella storia moderna degli Stati Uniti ad esser rimasto così a lungo in attesa di esser giustiziato prima di venir giudicato innocente.
“Non posso tornare indietro e fare le cose che avrei dovuto fare quando avevo 35, 38 o 40 anni – continua l'uomo libero Glenn - Quando sono entrato in carcere i miei figli erano bambini mentre ora sono grandi e mi hanno reso nonno”. E a lui? Chi renderà a lui il tempo rubato?
La legge trasformerà minuti, ore, giorni, stagioni in dollari, 25 mila per ogni anno di detenzione illecita fino ad un massimo di 250.000, più altri 80.000 per la perdita della 'opportunità di vita'. Il resto non conta: in un sistema americano corrotto e inquinato, ingiustizia è stata fatta.
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