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16/11/24 ore

Fecondazione assistita, quel regolamento Lorenzin che può bloccare l’Eterologa



C’è un “tentativo del Governo di sabotare la fecondazione eterologa, facendo rientrare dalla finestra della burocrazia le proibizioni che la Corte costituzionale aveva cacciato dalla porta del diritto e delle libertà fondamentali”. La denuncia arriva dall’Associazione Luca Coscioni, che sul proprio sito ha pubblicato il nuovo regolamento sulla procreazione medicalmente assistita che la Ministra della Salute Beatrice Lorenzin ha proposto alla Conferenza Stato-Regioni.

 

“Con questo regolamento – affermano in un comunicato Filomena Gallo e Marco Cappato, Lorenzin prova surrettiziamente a reintrodurre il divieto di fecondazione eterologa, abrogato a maggio 2014 dalla Corte costituzionale. Infatti, nel Regolamento si vorrebbe imporre una consulenza genetica scritta a tutti i donatori di gameti. Non essendo tale procedura prevista da alcun Paese europeo (sono previsti ovunque esami atti a garantire adeguate condizioni di sicurezza sanitaria, ma non una consulenza genetica scritta!)”.

 

“Il risultato, o forse è meglio dire l'obiettivo, - secondo il segretario e il tesoriere dell’Associazione Luca Cosconi - è quello di vietare l'importazione di gameti, oltre ad ostacolare la donazione in Italia (donazione già ridotta al minimo dagli ostacoli burocratici, dalla violazione della privacy dei donatori ad opera del Centro Nazionale Trapianti di Nanni Costa, e dall'assenza di una campagna di informazione per il dono)”.

 

Per questo Gallo e Cappato chiedono “ai Presidenti di Regione di opporsi a questo tentativo prima che sia troppo tardi, cioè prima di costringerci a nuove iniziative giudiziarie come quelle che hanno fatto a pezzi la legge 40 in questi 11 anni".

 

 


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