E' partita a ieri al Politecnico di Torino la campagna “Pillola senza pillola”, iniziativa mirata ad informare i giovani sulla contraccezione tramite la distribuzione di materiale informativo e la possibilità di parlare con un ginecologo presente negli stand allestiti appositamente per l'occasione nelle principali università italiane. Un'iniziativa che appare più che necessaria se osservata alla luce di una recente indagine Eurisko secondo cui il 45% delle ragazze fra i 18 e i 26 anni non usa nessun metodo contraccettivo anche se conduce una vita sessualmente attiva.
Il dato è ancora più allarmante se si considera che la stessa indagine ha svelato che il 23% delle giovani intervistate ha fatto ricorso almeno una volta alla cosiddetta pillola del giorno dopo, che l'11% ha già dovuto affrontare una gravidanza indesiderata e che il 25% delle ragazze che usano la pillola ha dichiarato di averla dimenticata almeno una volta nell'ultimo mese.
A quanto pare alla base di questa situazione c'è molta disinformazione. Un sondaggio condotto dalla Società italiana di ginecologia e ostetricia ha svelato che il 51% degli adolescenti crede che sia inutile – o addirittura che ostacoli il rapporto - utilizzare contemporaneamente pillola e preservativo e che la maggioranza (ben il 59%) opta per il coito interrotto.
Verrebbe da dire “beata innocenza” nel momento in cui si scopre che il 71% dei ragazzi pensa di essere al sicuro dalle malattie sessualmente trasmissibili perché si fida del proprio partner e che il 28% “abbassa la guardia” dopo la “prima volta”, ma la tentazione preponderante diventa quella di mettersi le mani nei capelli quando si scopre che il 54% ricorre alla contraccezione d'emergenza.
Eppure, come spiega Rossella Nappi, ginecologa, endocrinologa e sessuologa dell'Università di Pavia e responsabile dell'iniziativa, “una sessualità sicura esprime un progetto di donna che ama e sa farsi amare nel modo giusto in un rapporto di coppia paritario perché basato su scelte condivise”.
Secondo l'esperta molte ragazze temono la contraccezione ormonale perché non vogliono avere a che fare con antiestetici effetti collaterali come la ritenzione idrica, la cellulite e l'aumento di peso. Tuttavia “i nuovi contraccettivi ormonali uniscono all’efficacia, la praticità di un’assunzione non giornaliera.
L’anello vaginale, per esempio, a fronte di un basso dosaggio ormonale, le libera dall’appuntamento quotidiano, ha infatti un’efficacia contraccettiva a prova di dimenticanza e anche di disturbi gastrointestinali, e può essere rimosso in qualsiasi momento”.
Sembra proprio, quindi, che le soluzioni invocate dalle nuove generazioni esistano già, ma che non siano sufficientemente conosciute, così come troppo spesso i ragazzi non si rendono conto che il preservativo non serve solo ad evitare gravidanze indesiderate, ma anche le malattie sessualmente trasmissibili cui, precisa Secondo Guaschino, ginecologo dell’Università di Trieste, “proprio i più giovani sono particolarmente vulnerabili”.
“Pillola del giorno dopo, maternità indesiderate e interruzioni di gravidanza sono una sconfitta per una società che vuole educare i propri ragazzi a una sessualità consapevole”, sottolinea Nappi. “Educando e informando correttamente un ragazzo o una ragazza, sappiamo che automaticamente si formerà una rete di ‘buone informazioni’.
“Pillola senza pillola” sarà presente anche all'Università degli Studi di Torino (17-19 ottobre) e a quelle di Salerno (fino al 19 ottobre), Milano (Bicocca, 22-23 ottobre; Politecnico e Statale, 24-26 ottobre), Firenze (15-17 ottobre), Cassino (18-19 ottobre), Roma (Tor Vergata, 22-23 ottobre; Sapienza 24-26 ottobre), Pescara (5 dicembre), Bari (Statale, 22-23 ottobre; Politecnico, 24-26 ottobre; Fiera del Levante di Bari, 17-18 ottobre) e Palermo (22-26 ottobre).
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