In occasione della Giornata nazionale dell’infanzia e dell’adolescenza – con data il 20 novembre – l’Unicef ha lanciato la campagna “Io come Tu - Tutti uguali davanti alla vita, tutti uguali di fronte alle leggi” con lo scopo di sensibilizzare e richiamare all’attenzione tutti i comuni italiani sull’uguaglianza dei diritti dei bambini di origine straniera (che vivono o sono nati in Italia), e di conferire loro la cittadinanza onoraria italiana.
Attualmente, infatti, la normativa prevede che il minorenne che nasca in Italia da genitori stranieri (residenti però in Italia), ha il diritto di essere titolare di permesso di soggiorno temporaneo, che deve però essere rinnovato dai famigliari fino alla maggiore età.
Questo va in netto contrasto con la Convenzione Onu sui diritti dell'infanzia, recepita dalla legislazione italiana. Un diritto, invece, che “altri stati già riconoscono ma che l'Italia ancora non concede” sottolinea il ministro della Cooperazione, Andrea Riccardi.
La crescita esponenziale dei bambini stranieri che vivono nel nostro paese è confermata da alcuni dati che dimostrano come negli ultimi dieci anni il numero dei minorenni di origine straniera (comunitari e non) residenti sia passato da 284.224 del 1° gennaio 2002 a 993.238 del 1° gennaio 2011.
Lo stesso presidente dell’Unicef Italia, Giacomo Guerra ha evidenziato che “quasi un milione di minorenni di origine straniera vive in Italia e di questi più di 500 mila sono nati nel nostro Paese. Per questo motivo abbiamo deciso di richiamare l’attenzione sull’uguaglianza dei diritti di tutti i minorenni e la non discriminazione dei bambini e degli adolescenti di origine straniera che sono tra noi”.
Tutti i comuni italiani sono stati invitati a sostenere l'iniziativa, che gode dell'apprezzamento del presidente Napolitano. Ad oggi soltanto 61 comuni hanno istituzionalizzato la procedura di concessione del riconoscimento e tra questi pochissime sono città capoluogo. Altri 106 enti hanno però promesso all'Unicef che aderiranno nelle prossime settimane .
L’obiettivo da raggiungere è ancora troppo lontano, se si considera che sono meno di 170 su circa 8mila. L’associazione però non si arrende e ad affiancarla nell'iniziativa c'è anche il mondo del calcio: sabato e domenica, infatti, in tutti gli stadi della serie A i calciatori e la terna arbitrale saranno accompagnati sul terreno di gioco da bambini e uno striscione con lo slogan “Mai nemici per la pelle” sarà posizionato al centro del campo prima dell'inizio delle partite.
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