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25/12/24 ore

Internet, a Dubai per mettere le mani nella Rete



Al via oggi a Dubai, negli Emirati Arabi Uniti, la 2012 World Conference on International Telecommunications (WCIT), appuntamento mondiale di fondamentale importanza per la sorte di Internet.

 

All'incontro, voluto dall'International Telecommunication Union (Itu), l'agenzia dell'Onu che definisce e promuove gli standard delle telecomunicazioni globali a cui aderiscono 193 Stati, verrà aggiornata le normativa internazionale per le telecomunicazioni (ITRs) dell’ITU, rimasta invariata dal 1988, anno in cui si stabilì il funzionamento delle Reti a livello nazionale e internazionale e la relativa organizzazione del controllo da parte dei governi.

 

L'obiettivo è quindi quello di rinegoziare gli accordi mondiali sulle telecomunicazioni che regolano il flusso dell'informazione: un'iniziativa malvista dalle principali società attive su Internet, soprattutto da Google, secondo cui l'approvazione di nuove regole metterà a serio rischio la libertà del web.

 

Le proposte di modifica, discusse dai delegati dei governi a porte chiuse, sono ancora avvolte dalla massima riservatezza: l'ITU ha infatti pubblicato una prima bozza delle nuove norme, ma senza fornire ai singoli paesi informazioni dettagliate in merito.

 

Intanto sembrano essere chiare le richieste di Russia e Cina: più cybersicurezza, nuovi sistemi per limitare l'accesso ad alcuni contenuti, più controllo.

 

Posizioni che preoccupano non poco Google, società che basa la sua attività sulla ricerca e l'accesso a qualsiasi contenuto pubblicato online tramite il suo motore di ricerca: per questo motivo l'azienda di Mountain View ha realizzato un sito apposito con lo slogan “Una Rete libera e aperta per un mondo libero e aperto” in cui è spiegato perchè è necessario protestare, sottoscrivendo una petizione, contro la conferenza in atto a Dubai. (red)


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