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14/11/24 ore

Bufalo Grill(o), la disinformatia nella Rete del Movimento 5 Stelle


  • Antonio Marulo

Che il Movimento 5 Stelle non fosse un esempio di informazione corretta lo si sapeva da tempo, grazie agli innumerevoli saggi offerti come pane quotidiano a beneficio dei cittadini che si fanno governanti. A suffragio di questa reputazione poco lusinghiera, che per la verità non ne scalfisce finora minimamente il consenso, arriva un’inchiesta giornalista di BuzzFeed, che dà conto di come il partito della Casaleggio & Associati sia il massimo diffusore disinformazione online nel nostro paese.

 

L’indagine spiega nel dettaglio – scrive con dovizia di particolare ilpost.it - come si sviluppa la fitta rete del blog di Beppe Grillo, in collegamento con i siti sodali e gli account sui social network, sottolineando in particolar mondo il legame perverso con la propaganda putiniana, diventata di fatto la fonte principale di notizie non controllate e prive di verifica fattuale, quand’anche inattendibili o completamente false.

 

Il panorama è vario. Si spazia dalla medicina miracolosa, alle tesi complottistiche, passando per il presunto cannibalismo ucraino ai danni dei russi, di cui l’onorevole pentastellata Marta Grande dava conto alla Camera dei Deputati sulla base di fotogrammi tratti da un film di produzione russa. Ce ne sarebbe abbastanza di che ridere, se non fosse che la cosa sta assumendo contorni per nulla comici, come dimostra l’influenza sempre più massiccia sull’opinione pubblica di ciò che circola in internet. A maggior ragione la circostanza deve allarmare, se si considera il crescente utilizzo di questo miracoloso strumento come principale media da cui attingere notizie di qualsivoglia tipo.

 

Di questa tendenza i 5 Stelle hanno saputo approfittare con abile maestria, facendone una ragione di e per vivere. Oggi sono sempre di più, infatti, quelli che restano intrappolati nella rete informativa del Blog ed affini, senza porsi minimamente il problema di andare a verificare altrove la veridicità della balle ivi filtrate. Così, per molti si è passati dal motto “l’ha detto la televisione” alla insindacabile sentenza di “l’ha detto il Blog di Grillo”. E i risultati cominciano a essere - con sgomento - di tutta evidenza...

 

 


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