La notizia della proposta di una tregua in Ucraina avanzata da Vladimir Putin, pur nella mancanza di conoscenza dei termini della sua formulazione, non può che farci tirare un sospiro di sollievo, per quanto breve esso possa rivelarsi alla prova dei fatti. Proprio perché le vicende del conflitto per il Donbass, o Novarossia come a Mosca le zone dell’Ucraina sudorientale cominciano ad essere denominate con significativo neologismo, stanno prendendo una brutta piega. di Silvio Pergameno
Non giudicare un libro dalla copertina. Era una vecchia raccomandazione che sarà stata anch’essa rottamata sotto l’irresistibile pressione del "nuovo che avanza" ma che, alla fine, non sembrava poi così sbagliata. Vero è anche che un’immagine di copertina accattivante, oltre ad essere uno dei pochi mezzi a disposizione per captare la scarsa e fugace attenzione del fruitore medio del mercato dell’informazione, è spesso tutto ciò che rimane nella testa della gente di un lavoro giornalistico più o meno approfondito, in modo particolare se la testata è straniera e il fruitore, giornalista, politico o semplice cittadino è italiano. di Roberto Granese
Il nuovo governo francese marca una svolta "liberista", come si dice oggi, attraverso l’adesione ai famosi parametri dell’austerità di Bruxelles, di Francoforte e in definitiva di Berlino e la connessa sostituzione di quattro ministri troppo di sinistra, quello dell’economia Montebourg (il più noto anche al livello internazionale, sostituito da un altro, giovanissimo, socialista, sì, ma formatosi nella banca di affari dei Rotschild…). quello dell’istruzione Hamon , quella della cultura Filippetti e quella dei diritti civili Taubira. di Silvio Pergameno
La strage di cristiani e di persone di altre confessioni religiose avvenuta nell’Iraq del nord ha provocato una presa di posizione di Papa Francesco che, come è noto, nella conferenza stampa a braccio tenuta sull’aereo che lo riportava a Roma dalla Corea del Sud, ha sostenuto la laicità di fermare le violenze con le modalità che saranno decise dalle Nazioni Unite. di Silvio Pergameno
La politica riformista del governo Renzi si viene rapidamente precisando nel suo procedere e nelle sue finalità come una politica di emergenza, stretta tra la necessità di destreggiarsi tra una politica di riforme rese indispensabili nel tentativo di fronteggiare la crisi economico-finanziaria nella quale il paese si dibatte, con conseguenze molto pesanti sull’occupazione, il peso di un corposo debito pubblico la cui espansione appare irrefrenabile e soprattutto la circostanza che lo schieramento partitico vive in abbondanza di spesa pubblica. di Silvio Pergameno
La "vicenda Renzi" sta rivelando in maniera esemplare la natura intima della condizione italiana e i motivi per i quali è tanto difficile fare riforme in Italia: non è infatti perchè il diavolo ci abbia messo la coda che nel nostro paese da trent’anni a questa parte si urta sempre con lo stesso problema: lo scontro con gli interessi consolidati nel paese cioè certamente con le grandi organizzazioni dei cosiddetti poteri forti, ma più o meno indirettamente con le tasche e con i cervelli dei cittadini, protetti e organizzati in categorie a tutela di interessi, che finiscono sempre per diventare privilegi grandi e piccini, sotto la guida accorta a tenace di sindacati e sindacalisti e di politici e politicisti. di Silvio Pergameno
é uscito il N° 118 di Quaderni Radicali "Politica senza idee - La crisi del Partito Democratico" |
è uscito il libro di Giuseppe Rippa con Luigi O. Rintallo "Napoli dove vai" |
è uscito il nuovo libro di Giuseppe Rippa con Luigi O. Rintallo "l'altro Radicale disponibile |