La conferenza stampa tenuta il 7 agosto da Mario Draghi assumerà nel tempo una rilevanza storica per un motivo che non pare sia stato sottolineato sui quotidiani e sui TG: il governatore della Banca Centrale Europea ha infatti – pur sotto apparenza tecniche - fatto un discorso politico di prima grandezza. di Silvio Pergameno
C’è da dire che Renzi non si è risparmiato in queste ultime settimane ed è incorso in più di un errore tattico. L’impressione dominante è quella di una persona che sa benissimo di essersi avventurato in un’azione da far tremare vene e polsi, ma che in cuor suo non è affatto disposto a condurre la guerra per davvero. Di conseguenza sceglie di andare in Grecia ad aprire fronti fittizi, sperando di ottenere su di essi facili successi. di Luigi O. Rintallo
Il fervorino con il quale Bulent Arinc, Vice Primo Ministro di Recep Tayyip Erdogan, giorni fa invitava le donne musulmane a portare sempre il velo e a tenere atteggiamenti castigati, ad arrossire se oggetto di uno sguardo e a non ridere il pubblico ha ricevuto la reazione di tante donne che si sono servite di youtube, di facebook e di twitter per sommergerlo in un mare di risate: un’efficace risposta nonviolenta, che può significare molto di più di una battaglia perduta. di Silvio Pergameno
Non abbiamo aspettato le polemiche attuali, per segnalare che incentrare le riforme costituzionali sul superamento del bicameralismo significava muoversi in una traiettoria poco efficace sul piano di un reale processo di mutamento. Ora che il dibattito al Senato ha raggiunto il calor bianco, emerge d’altro canto che l’opposizione alla riforma promossa da Renzi è ben lontana dal trovare motivazione in una volontà di migliorare l’assetto istituzionale, e tanto meno mira a una difesa della democraticità del sistema politico nel suo complesso. di Luigi O. Rintallo
Di Europa si è sentito e si sente parlare parecchio, ma che ad essa corrisponda un soggetto internazionale degno di questo nome, proprio non si direbbe. Ad esempio, durante la recente campagna per le elezioni del cosiddetto Parlamento Europeo e nella fase elettorale, tutti i mezzi di comunicazione hanno dedicato ogni giorno molte pagine e servizi a questi eventi, ma analizzandone i contenuti non si riesce in alcun modo a trovare qualche sia pur vago accenno a una vera “politica europea”: i confini restano sempre e comunque ben delineati nell’ambito dei problemi dei singoli stati che compongono l’Unione. di Silvio Pergameno
Il ricorso al latinorum è sempre servito per intorbidare le acque e mistificare: ne sapeva qualcosa il povero Renzo alle prese con la viltà di Don Abbondio. A Montecitorio si nascondono dietro l’espressione fumus persecutionis, quando tocca votare sui procedimenti giudiziari che riguardano i deputati. Così se una procura avanza la richiesta di arresto preventivo, non si valuta la sostanza della sua necessità o meno, ma appunto se vi è o no fumus persecutionis: che è una condizione alquanto improbabile, perché vorrebbe dire che i magistrati si sarebbero mossi per ripicca personale o chissà quale altro motivo inconfessabile. di Luigi O. Rintallo
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