Gli attuali protagonisti della scena politica italiana si trovano in un’evidente situazione di stallo. Ciò vale tanto per la maggioranza, quanto per le opposizioni. Tale situazione deriva soprattutto dai “paletti” temporali che sono stati presi come riferimento. In particolare, il Partito Democratico, quando ha accettato di entrare in coalizione con il Movimento 5 Stelle, lo ha fatto da un lato per evitare il ritorno alle urne e, dall’altro, per far sì di condizionare da posizione di forza la prossima elezione del Capo dello Stato. Tuttavia, essendo quest’ultima fissata tra due anni, con la crisi determinata dall’emergenza Covid19 e i suoi devastanti effetti sull’economia, allungare sino al 2022 l’inazione di un governo soffocato dai veti e dall’impossibilità di assumere decisioni diventa quanto mai impraticabile. di Luigi O. Rintallo
Da un recente sondaggio dell’Ipsos, solo il 28% degli elettori è a conoscenza che a settembre si terrà il referendum costituzionale relativo alla riduzione del numero dei parlamentari. Il dato conferma, se ce ne fosse bisogno, quanto l’informazione giornalistica abbia fatto di tutto per tenere all’oscuro i cittadini: operazione che certifica il suo ruolo manipolatorio della libera dialettica democratica e la rende la principale alleata del processo restaurativo in atto… di Luigi O. Rintallo
Il Senato con il voto di venerdì, ripetuto dopo che la vice-presidente Paola Taverna (5Stelle) il giorno prima aveva proclamato il risultato in mancanza del numero legale, ha alla fine approvato il decreto con il quale si accorpano le elezioni amministrative e il referendum costituzionale sulla riduzione dei parlamentari. La decisione è di una gravità eccezionale, in quanto pone una insormontabile ipoteca a una campagna referendaria che sviluppi un confronto alla pari e di merito sulle modifiche introdotte dalla legge emanata il 12 ottobre 2019. di Luigi O. Rintallo
Sicuramente la pandemia scatenata dal coronavirus ha costretto l’Unione europea a prendere atto della necessità di una risposta comune alla comune tragedia che ha colpito i paesi membri. E dalla Presidente é arrivata la proposta della costituzione di un fondo comune (il cosiddetto Recovery Fund) dotato di centinaia di migliaia di euro per la lotta al virus, secondo le esigenze di ciascuno. di Silvio Pergameno
A dispetto della sequenza numerica che in Italia conta le “repubbliche” in base ai cambiamenti di sistema di voto, per cui dalla seconda del bipolarismo maggioritario saremmo passati alla terza delle coalizioni post-voto dell’ibrido modello attuale, in realtà siamo ancora nel pantano dei liquami prodotti dalla dissoluzione della prima repubblica fondata sui partiti del post-Yalta. Il problema è che le classi dirigenti affondano in queste sabbie mobili e non dimostrano alcuna vera cognizione dello stato in cui il Paese si trova. di Luigi O. Rintallo
Le dimissioni dei vertici dell’Associazione Nazionale Magistrati non sono state altro che l’ultima certificazione della gravità nella quale versa la giustizia, dopo gli scandali che hanno investito prima la gestione delle candidature dei magistrati nelle varie procure e poi lo stesso CSM. È emersa una situazione che non può certo essere ridotta ad alcuni episodi di malcostume, ma che testimonia un guasto profondo dei rapporti istituzionali dagli effetti devastanti sulla tenuta stessa del sistema. di Luigi O. Rintallo
é uscito il N° 118 di Quaderni Radicali "EUROPA punto e a capo" Anno 47° Speciale Maggio 2024 |
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