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23/11/24 ore

Siria, bombardamenti verso la frontiera del Libano


  • Livio Rotondo

Aerei da guerra siriana, hanno bombardato per la prima volta, lunedì 18 marzo, una zona di frontiera con il Libano. Lo hanno riferito funzionari militari libanesi.

 

Quattro missili, avrebbero colpito il territorio della città di Arsal, dove molti residenti sosterrebbero la rivolta contro il Presidente Bashar al Assad, a ridosso di una zona montuosa che consentirebbe il passaggio di armi e combattenti, oltre il confine.

 

I missili, caduti in zone agricole, non avrebbero fatto vittime.

 

Il Dipartimento di Stato americano, confermando il bombardamento in terra libanese, ha voluto dichiarare attraverso il suo portavoce, Victoria Nuland, che il regime di Assad, ha commesso una “significativa escalation” violando la sovranità del Libano e ha aggiunto “ questi tipi di violazioni della sovranità sono assolutamente inaccettabili”.

 

Anche la Francia, attraverso il portavoce del ministero degli Esteri, Philippe Lalliot ha voluto associarsi alle critiche nei confronti dell’atteggiamento di Damasco, dichiarando “Il raid aereo, effettuato dalle forze armate del regime siriano in territorio libanese, nei dintorni di Arsal, costituisce una nuova e grave violazione della sovranità del Libano”.

 

Il Libano ha adottato fino a questo momento una politica “dissociativa”, dalla guerra civile siriana nei due anni di conflitto, ma ora si teme il rischio che possa essere trascinato anche esso nella guerra.

 

Intanto Damasco accusa il paese confinante, di non sorvegliare al meglio i corridoi di passaggio, permettendo l’ingresso dei ribelli e armi in Siria.

 

Pochi giorni prima dell’’incidente aereo’, un messaggio indirizzato al governo libanese da parte del regime siriano aveva fatto sapere ufficialmente che la “pazienza della Siria non è illimitata”.

 

(foto archivio Keystone)

 


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