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23/11/24 ore

M5S, il flop per Di Maio leader



Tutto era iniziato con un lapsus: “accetto la candidatura”. Eppure si trattava della presentazione della stessa al sacro blog, in attesa del pronunciamento degli iscritti. Solo questioni di tempo, intendiamoci; perché l'investitura sarebbe comunque arrivata, dopo aver ottemperato alla messinscena della "democrazia" grillina.

 

Tuttavia, mancava ancora lo sparring partner per l'esibizione di forza dell'uomo scelto dalla Casaleggio & Associati, la comparsa per la fiction, la spalla per offrire la comoda battuta all'unto dell'ex comico. La ricerca è stata spasmodica. Ce l'hanno messa tutta. Si è scomodato persino Grillo, disceso nella Capitale per sedare gli animi agitati da un regolamento fatto come di consueto su misura.

 

Scaduto il termine delle ore 12 del 18 settembre 2017, pare ci si debba accontentare del monologo per Di Maio leader del MoVimento. Vittoria a mani basse, senza rivali, insomma. Nessuno si è prestato, salvo clamorosi colpi di scena in overtime.

 

Evidentemente tra i grillini timidamente affiora la percezione del senso del ridicolo. Qualcuno prova pure a non oltrepassarlo. Per certi aspetti è un passo in avanti. (A.M.)

 

 


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