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12/10/24 ore

M5S-Pd, il forno che scotta



Terminate le doverose celebrazioni del 25 aprile, il gioco delle consultazioni riprenderà con il secondo "giro di giostra" dell'incaricato esploratore. Roberto Fico dovrà verificare a che punto stanno le cose dopo le aperture a un accordo M5S-Pd. A giudicare da quanto accaduto dai minuti successivi alle dichiarazioni di Di Maio e Martina, l'ipotesi al vaglio resta peregrina.

 

Da un lato, si prova a forzare il muro renziano; ma, dalle prime esternazioni in ordine sparso, si evince che sarà difficile che scaturisca un'unità d'intenti, per giunta suicida. Dall'altro, la spregiudicatezza da impuniti dei grillini rischia invece di andare a sbattere sulla cosiddetta base dura e pura.

 

Far digerire agli adepti del sacro blog le continue giravolte destra-sinistra non è infatti cosa semplice. Perché, dopo anni di violenta campagna del vaffa, l'odiato "ducetto di Rignano" non è forse il “male assoluto” come Berlusconi, ma poco ci manca.

 

Le testate online hanno iniziato a raccogliere le più sobrie tra le reazioni sulle varie piattaforme o blog più o meno riconducibili al MoVimento. E non è un bel leggere per Casaleggio figlio e associati, sempre attenti a fiutare dove spira il vento del web.

 

A furia di giocare col fuoco di due forni, qualcosa pur si incendia. E non è detto che sia la solita paglia... (red.)

 

 


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