Informativa

Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie.

16/11/24 ore

I Mille slogan di Renzi


  • Ermes Antonucci

"Passo dopo passo": è questo il nome del sito lanciato dal presidente del Consiglio per permettere ai cittadini di verificare l'operato del governo nei prossimi mille giorni. Un espediente ideato per rispondere alle accuse di "annuncite", ma che ad una prima vista non sembra in grado di fugare i dubbi attorno alle tendenze propagandistiche e sloganistiche dell'esecutivo guidato da Renzi.

 

Passi il leggero ritardo con cui si è deciso di avviare il fatidico countdown (quasi 200 giorni, ovviamente "abbuonati" dal conteggio, dal giuramento), ciò che colpisce nell'home-page del portale lanciato dal governo è, fin dai suoi primi passi, il semplicismo con cui vengono comunicate le "conquiste" del condottiero Renzi: "Tutti i cantieri dello Sblocca-Italia", "Elettrolux: salvi 1.200 posti", "Riforma della PA, tra risparmio, semplificazione e rinnovamento", "Piano scuole: più belle, più sicure e più nuove", "Agricoltura e agroalimentare: ripartiamo dalle eccellenze italiane". C'è persino un "Istat: occupati in aumento da febbraio" (anche se Renzi farebbe meglio a lasciar perdere le percentuali).

 

Una superficialità necessaria alla titolazione, si dirà, e invece ecco che anche accedendo alle notizie, per entrare nel merito delle tematiche, il risultato non cambia. A balzare all'occhio sono solo infografiche, schemi, (le amate) slide. Un'ultima flebile speranza di poter comprendere nel dettaglio le misure riemerge una volta che si intravede il pulsante "Approfondisci", ma anche questa è destinata a non essere soddisfatta quando ci si accorge che l'approfondimento in questione è in verità costituito solo dagli scarni e vaghi comunicati da un po' di mesi pubblicati sul sito del governo.

 

A mancare, in realtà, in questo circolo vizioso di annunci, appare essere l'idea stessa di "accountability" che Renzi sbandiera di voler introdurre, ma che evidentemente ignora o finge di ignorare. Il premier si dice "felice di essere giudicabile fatto per fatto, numero per numero, cifra per cifra, voce per voce", e disposto a porre fine alla "malattia degli annunci di una certa politica", eppure nel suo climax populistico dimentica che la tanto amata "responsività" del governo di fronte ai cittadini è possibile solo nel caso in cui quest'ultimi abbiano a disposizione tutte le informazioni necessarie a sviluppare la propria opinione e, soprattutto, degli effettivi termini di paragone.

 

Ciò che è più clamoroso, infatti, è proprio il fatto che il magico portale del "Passo dopo passo" sia stato lanciato in assenza di un concreto programma di governo dei prossimi mille giorni: come poter valutare l'effettivo operato del premier senza che sullo stesso strumento utilizzato sia stata fissata una minima parte di quella miriade di promesse rovesciate nei media quotidianamente? L'ennesima contraddizione in termini di un renzismo ormai avvitato su se stesso.

 

 


Aggiungi commento