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17/11/24 ore

"Fascisti del web": Bersani casca nella trappola, Grillo ci va a nozze



Nel confronto-scontro con Beppe Grillo, un errore che si può evitare di fare è scendere sul suo terreno: quello della rissa verbale e dell’insulto, dove lui è maestro. Pierluigi Bersani questo passo falso l'ha fatto, attaccando senza mai nominarli  i "fascisti del web", vale a dire Antonio Di Pietro e , appunto, Grillo, rei di averlo annoverato tempo fa, tra l’altro, fra gli zombie della politica italiana.

 

Il segretario del Pd li ha invitati, sfidandoli ad avere coraggio, a venire a dirglielo personalmente, magari alla festa del Pd. Manco a dirlo, il comico genovese si guarda bene dal farlo, ma non si risparmia certo di ribattere secondo il suo stile inconfondibile.

 

Sono bastate infatti poche ore e sul suo blog Grillo ha espresso il pensiero in proposito, ovvero su quello che evidentemente anch’egli considera un insulto: fascista.

 

Fatemi capire – scrive Grillo -, se Bersani viene accomunato a uno zombie politico (tesi supportata dalla sua storia passata e recente) è un insulto gravissimo, se invece Bersani considera il MoVimento 5 Stelle alla pari del nuovo Partito Nazionale Fascista è normale dialettica.

 

A Bersani non mi sognerei mai di dare del fascista, gli imputo invece di aver agito in accordo con ex fascisti e piduisti per un ventennio, spartendo insieme a loro anche le ossa della Nazione. Anni in cui non c'è traccia di leggi sul conflitto di interessi o contro la corruzione. Violante e D'Alema sono stati le punte di diamante del pdl/pdmenoelle. Bicamerale, garanzia delle televisioni a Berlusconi, concessione delle frequenze televisive all'uno per cento dei ricavi. E lo Scudo Fiscale, passato grazie alle assenze dei pidimenoellini? e le decine di volte in cui il governo Berlusconi poteva essere sfiduciato, ma i pdimenoellini erano sempre altrove?

 

Nel 2007 sono state presentate tre leggi di iniziativa popolare per ripulire il Parlamento dai poltronissimi (massimo due mandati) e dai condannati e per l'elezione diretta degli eletti: non sono mai state discusse. Chi è il fassissta, caro Bersani? Chi ha ignorato 350.000 firme? Quando mi presentai "in carne e ossa" per la segreteria del pdmenoelle mi fu impedito. Chi era il fassissta, caro Bersani? Il MoVimento 5 Stelle ha rifiutato ogni rimborso elettorale, il pdmeneolle non ha mollato neppure l'ultima rata dello scorso giugno perché già spesa.

 

Chi fa il fassissta con il finanziamento pubblico abolito da un referendum, caro Bersani? Chi voleva il nucleare "pulito" nonostante un referendum contrario? Io ho girato l'Italia con un camper, a mie spese, per fare campagna elettorale. Senza scorta. La Finocchiaro con la scorta ci fa la spesa e Fassino il primo maggio.

 

Chi è il fassissta, caro Bersani? Lei ha ricevuto 98.000 euro da Riva, il padrone dell'ILVA, a che titolo? Chi è il fassissta, caro Bersani? Ma si rassicuri, lei non è un fascista. E' solo un fallito. Lo è lei insieme a tutti i politici incompetenti e talvolta ladri che hanno fatto carne da porco dell'Italia e che ora pretendono di darci anche lezioni di democrazia. Per rimanere a galla farete qualunque cosa. A Reggio Emilia si celebra Pio La Torre mentre si tratta con l'Udc di Cuffaro. Amen.”

 

Ecco, appunto. Amen. Forse è meglio che Pierluigi Bersani cambi tattica.


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