Informativa

Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie.

23/11/24 ore

5 Stelle, Slavini, Berlusconi: siamo agli antidoti



Non solo promesse campate in aria in questa campagna elettorale: la sfida si gioca anche fra antidoti e baluardi contro i pericoli per la nostra democrazia e il vivere civile. Ironia della sorte, proprio da chi è considerato per certi aspetti la fonte della minaccia pare debba arrivare la nostra salvezza.

 

Per esempio, al Movimento 5 Stelle – dicono da un bel po', col manforte di qualche indulgente maestro del pensiero – andrebbe dato intanto il merito di aver incanalato il malcontento e la crisi sociale su percorsi pacifici, grazie ai vaffa a mo' di sfogo. Ai grillini, insomma, un ruolo salvifico senza derive violente e anti-democratiche.

 

Nondimeno Matteo Salvini oggi si è messo alla testa di una insospettabile lotta. Le belle parole sulla “razza bianca” del candidato governatore in Lombardia, Fontana, non ingannino. Il “signore delle ruspe” ha infatti voluto rassicurare: spiegherà anche alla Chiese cattolica e al cardinale Bassetti della Cei che si era espresso contro la xenofobia con indiretti riferimenti alla Lega, che è lui “l'unico antidoto al razzismo...., l’unico argine alla confusione”. Siamo a posto, quindi.

 

Allo stesso modo, a proposito di confusione, ha un bel daffare anche Silvio Berlusconi per evitarci la catastrofe. Il padre nobile del populismo si sta prendendo grandi rivincite in questi giorni. Considerato su più fronti una garanzia, riabilitato dall'Europa, sta mettendo d'accordo sul suo buon conto persino chi ha fatto dell'anti-berlusconismo una ragione di vita. Ci si affida ancora a lui – chi l'avrebbe mai detto - sperando che freni l'ascesa del Movimento 5 Stelle e che tenga a bada le mire degli esagitati e infidi alleati padani.

 

Populismo e anti-europeismo così non passeranno. O almeno tanto sperano pure a Bruxelles. In cambio, una sorta di ritorno al passato in Italia sarà solo il male minore. Per questo, dopo 23 anni, non ci sarebbero in vero più medicine. A parte il tempo, come sempre e primo o poi, inesorabile e spietato galantuomo. (red.)

 

 


Aggiungi commento