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23/11/24 ore

Il Governo del cambiamento di programma



L'obiettivo del governo – dice il premier Conte – è tenere i conti in ordine. Per cui - è ufficiale - i capisaldi della propaganda grillo-leghista possono attendere. La conferma ci è arrivata dall'audizione del ministro Tria alla Commissione bilancio della Camera, tutt'altro che rivoluzionaria, a dispetto dei proclami quotidiani dei due vice-presidenti.

 

C'è timore per le previsioni di crescita al ribasso, che di fatto mortificano ancor più le velleità su reddito di cittadinanza, Flat tax eccetera eccetera, la cui ottica si sposta nel tempo. Saranno questi, a quanto si dice, obiettivi di legislatura, a cui prima o poi si dovrà adeguare la narrazione di Salvini e Di Maio.

 

Per ora, aspettando l'autunno, si prosegue tuttavia sulla falsa riga della campagna elettorale, facendo credere che ci si muove subito nella direzione annunciata. Il copione della sceneggiatura degli ultimi giorni ci ha consegnato, quindi, un ministro del Lavoro intento a deliziarci col presunto capolavoro che ridona dignità agli italiani, mentre il ministro degli Interni ci offriva un saggio di nuoto nella piscina confiscata ai mafiosi, prima o dopo aver filmato davanti alla video-camera di un cellulare il benservito al presidente dell'Inps, Tito Boeri, reo di non essere in linea su politiche migratorie e legge Fornero.

 

Intanto, si raccolgono i frutti dei “successi” al vertice europeo sulle politiche migratorie, tanto sbandierati con improvvida baldanza. Germania, Austria e Francia fanno infatti come credono. E all'Italia – paese di prima accoglienza – non resta che una sterile minaccia con il ministro degli Esteri Moavero, di cui non ci si era ancora accorti, manco fosse il predecesore Angelino Alfano.

 

Secondo Paolo Gentiloni, intervistato da 'La Stampa', M5S e Lega sono già costati al Paese 5 miliardi. L'ex premier ha parlato di “governo pericoloso”. Ma ancora più pericolosa si dimostra l'assenza dell'opposizione, il vero elisir di lunga vita di questa strana e dannosa alleanza. (red.)

 

 


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