Informativa

Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie.

22/11/24 ore

Partito Democratico, riduzione parlamentari e alleanza organica con il M5S



Con le modalità proprie del pronunciamento che detta infine la linea politica, l’intervista di Nicola Zingaretti al «Corriere della Sera», a poche settimane dal referendum sulla riduzione dei parlamentari, ha preteso di appendere il voto favorevole all’attaccapanni dei future riforme del voto e dei regolamenti parlamentari. Poco da stupirsi se a margine dell’intervista, sui social (i siti di Facebook dello stesso segretario del PD e quello del partito) siano piovuti più dissensi che consensi.

 

Né può illudere più di tanto la pronta disponibilità dichiarata dal “capo” dei 5Stelle, Vito Crimi, perché è ben lontana dal cancellare l’impressione diffusa secondo cui – da tempo ormai – il PD si muove a rimorchio dell’iniziativa del movimento grillino, inseguendolo lungo i sentieri dell’assistenzialismo e del giustizialismo.

 

Il PD permane così nella condizione di rappresentare il principale motivo di equivoco della politica italiana e causa del suo sostanziale immobilismo di natura restaurativa. L’obiettivo di una “alleanza organica” col M5S non fa che confermare la sua crisi irrisolta, sebbene editorialisti come Paolo Mieli pretendano di assimilarla agli indirizzi strategici del compromesso storico.

 

L’incapacità ad abbandonare le logiche del consociativismo, unita all’oggettivo ridimensionamento in termini di consenso che PD e 5Stelle  hanno rispetto agli antichi protagonisti della stagione degli anni Settanta, costituisce una grave ipoteca sulle possibilità di risollevare la sua prospettiva politica

 

Senza l’auspicata risoluzione della “questione liberale” e una limpida svolta a difesa della democrazia rappresentativa e dello Stato di diritto, si finirà per dibattersi in un gorgo di inconcludenze e subalternità alle oligarchie corporative dominanti. 

 

Di seguito l’audiovideo della conversazione tra Giuseppe Rippa e Luigi O. Rintallo

 


 

- Partito Democratico, riduzione parlamentari e alleanza organica con il M5S. Conversazione Rippa-Rintallo (Agenzia Radicale Video)

 

 


Aggiungi commento