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19/12/24 ore

Grillo trova il punto G, poi consola Di Pietro strizzando l'occhio ai suoi elettori in fuga


  • Ermes Antonucci

Dopo il successo del Movimento 5 Stelle nelle elezioni siciliane, gli interventi di Beppe Grillo sul suo blog sono tornati ad essere più puntuali che mai. L’ex comico genovese ha duramente attaccato (senza direttamente nominarla) Federica Salsi, consigliera comunale 5 stelle a Bologna, colpevole di essere stata ospite a Ballarò la sera precedente.

 

In un post dal titolo emblematico “Il talk show ti uccide, digli di smettere”, Grillo ha ribadito la sua profonda contrarietà alla partecipazione nei programmi televisivi degli esponenti del movimento: “Lì, in una gabbia di un circo, come su un trespolo, muto per ore, povera presenza rituale di cui si vuole solo lo scalpo, macellato come un agnello masochista, rispondi per i quattro minuti che ti sono concessi a domande preconfezionate poste da manichini al servizio dei partiti. (…) Attoniti, gli attivisti, vedono i voti guadagnati con fatica nei banchetti nei fine settimana volare nel vento”.

 

Un messaggio che conferma il diktat anti-talk show lanciato qualche mese fa quando il neo-sindaco di Parma Pizzarotti e altri attivisti furono ospiti a Otto e mezzo e Ballarò, sull’onda del successo nelle amministrative di maggio. E ad aprire l’ultimo monito grillino questa volta è stato un paragone sessuale, rivolto evidentemente alla consigliera Salsi: “I talk show sono come il punto G, quello che ti dà l’orgasmo”. Un’espressione nella quale in molti hanno rintracciato un certo maschilismo, non nuovo negli interventi di Grillo.


Giovanni Favia, il consigliere grillino in Emilia Romagna al centro di feroci polemiche proprio per un fuori-onda in tv, ha commentato con ironia: “Punto G? Io non ce l’ho..”.

Salsi, in fondo, è colei che, una volta emersa la questione democratica all’interno del Movimento per mano di Favia, ammise: “Il problema di democrazia interna nel Movimento esiste”.

 

Ma a far discutere non è solo la battaglia di Grillo contro i salotti televisivi. Il leader del M5S nel post di oggi sul suo blog ha chiaramente espresso l’auspicio “che il prossimo presidente della Repubblica sia Antonio Di Pietro, l’unico che ha tenuto la schiena dritta in un Parlamento di pigmei”. L’ex magistrato di Mani Pulite, infatti, ha sì “commesso degli errori, inserendo nel suo partito “persone impresentabili come De Gregorio e Scilipoti”, o evitando prese di posizioni nette su Tav e G8, ma – afferma Grillo – “lui solo in Parlamento ha combattuto il berlusconismo”.

 

“Il suo Caro presidente che non c'è rivolto allo "psiconano" – si legge nell’intervento di Grillo – e gli attacchi ai servi del berlusconismo sono gli unici lampi di luce che meritano di essere ricordati nel peggior Parlamento dell'Unità d'Italia, un luogo immondo popolato da pregiudicati e piduisti, da nemici dichiarati della democrazia”.

 

In questo modo, Grillo ha deciso di andare in soccorso del soggetto politico che più di tutti in passato ha abbracciato (demagogicamente?) le iniziative dell’ex comico genovese, non trascurando, forse, l'obiettivo vero di strizzare l'occhio a un elettorato sempre più in fuga da un movimento in crisi di voti e di immagine.


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