Informativa

Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie.

17/11/24 ore

Mani Pulite/USA, la versione di Giuliano Ferrara



“Un pupo agitato da pupari”, Giuliano Ferrara maramaldeggia sulle colonne del suo giornale e spara a zero su Antonio Di Pietro e il suo destino di serie B “di poliziotto,di laureato che non si vede, di magistrato coccolato da grandi mascalzoni, incline a note cadute di stile, e poi versato in una politica partitante e grottesca, tenuta in piedi da un giornalismo e una politica grotteschi”. Lo fa fornendo la sua interpretazioni di fatti raccontati da Maurizio Molinari che sembrano confermare le voci da sempre esistite di un legame stretto fra la Cia e il pool di Mani Pulite.

 

Quando lavoravo per l’Agenzia d’informazione del governo americano chiamata Cia scrive l’Elefantino - faticavo a spiegare, era il 1985, che il Bettino Craxi amico degli arabi, spregiudicato e solitario leader inviso a democristiani e comunisti che doveva contrastare una grande coalizione assai ben finanziata con acconce contromisure, era anche il pilastro italiano di una politica occidentale nella Guerra fredda….

 

Prosegui la lettura in pdf su rassegna stampa Treccani


Aggiungi commento