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16/11/24 ore

Quelle invezioni a mezzo 007



In questi giorni di accesa polemica sul presunto rapporto ambiguo tra Ong e trafficanti di uomini nel Mediterraneo, emerso da sedicenti informative di imprecisati “spioni” che diventano verità rivelate per atto di fede, un articolo di Luigi Ferrarella sul Corriere della Sera – riproposto nella nostra rassegna - ci racconta una storia che suggerisce un prudente scetticismo di fronte a certe notizie di reato non suffragate da prove fattuali.

 


 

«Bomba in sinagoga» Ma l’uomo degli 007 inventò la minaccia

 

di Luigi Ferrarella

(dal Corriere della Sera)

 

Indagati, pedinati, pesantemente intercettati: tutto soltanto perché il Mossad israeliano il 24 agosto 2012 aveva segnalato agli 007 italiani dell’Aise, che lo avevano veicolato alla Digos della polizia, che lo aveva riferito alla Procura di Milano, l’esistenza di una propria asserita «fonte» che indicava sette afgani e greci come componenti di una cellula terroristica sul punto di realizzare un attentato alla Sinagoga di Milano in via Guastalla nell’anniversario dell’11 settembre.

 

Per fortuna degli ignari incolpati, le indagini degli inquirenti milanesi avevano però del tutto scagionato i sospettati, a cominciare dal presunto capo-cellula che, arrivato in Italia minorenne e affidato a una comunità, in realtà si era poi fatto una vita come cuoco in un ristorante. E a questo punto per il pool antiterrorismo milanese, all’epoca coordinato dall’attuale vice della Direzione nazionale antimafia Maurizio Romanelli, era diventato un punto d’onore non far passare in cavalleria un precedente pericoloso in una stagione nella quale proprio le pressanti esigenze di prevenzione anti-terrorismo rendono necessario non sottovalutare mai le pur scivolose segnalazioni provenienti dalle agenzie di intelligence italiane e straniere.

 

Di qui il processo istruito dal pm Francesco Cajani, che adesso ha portato alla condanna a 2 anni e 2 mesi (emessa dalla giudice Teresa Guadagnino) della «fonte» del Mossad, il 44enne albanese Artur Spaho, per «calunnia» dei sette innocenti e «procurato allarme»...

 

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