Il 25 ottobre, dagli schermi della Cnn, Tony Blair ha chiesto scusa per gli errori commessi in Iraq e ha riconosciuto una parte di responsabilità per l’avvento dell’Isis. Le scuse giungono probabilmente in vista della consegna del rapporto Chilcot al Primo Ministro David Cameron. Consegna, non ancora pubblicazione, per la quale dovremo attendere ancora mesi. di Matteo Angioli, Claudio Radaelli (* da Partito Radicale Nonviolento trasparito transnazionale / pagina Facebook)
Il nome di Armando Schiavo è per noi legato ad un libro molto amato, “Monumenti della Costa d'Amalfi”, pubblicato da Rizzoli nel 1941. Questa vasta monografia è tuttora un viàtico per coloro che vogliano avere in un unico testo le basi di studio sui centri e le emergenze monumentali del versante amalfitano. di Alessio De Dominicis (da La Città di Salerno)
La prima foto scioccante mostra un bambino piccolo. Addosso ha una maglietta rossa e pantaloncini sotto al ginocchio. La maglietta è tirata su e scopre l’ombelico. Ha delle scarpette nere senza calzini. Ed è morto, a faccia in giù sul bagnasciuga. di Justin Wm Moyer (da Washington Post)
di Angelo Panebianco (da Corriere della Sera)
Che rapporto c’è fra il marxismo esibito da certi ministri ed ex ministri del governo Tsipras e il Crocifisso con falce e martello regalato dal presidente boliviano Morales a papa Bergoglio? Sono entrambi figli di una grande rimozione, sono la testimonianza del fatto che tante persone, forse i più, preferiscono non ascoltare le lezioni della storia se ciò può mettere a rischio le loro più radicate convinzioni. È la ragione per cui, secondo un detto attribuito ad Albert Einstein, è più facile disintegrare un atomo che un pregiudizio.
«Un giorno mia madre mi disse di avermi dato il nome Fouad perché, nella mistica islamica, corrisponde al suono del sangue quando il cuore lo fa scorrere per la prima volta nel corpo dandogli vita» ... di Lorenzo Alberini (da www.sconfinare.net)
- Mondo arabo-islamico, dalla cultura tribale alla domanda di modernità e democrazia Khaled Fouad Allam a colloquio con Anna Mahjar Barducci e Giuseppe Rippa (da Quaderni Radicali 92)
Roberto Berardi è un imprenditore di 50 anni che ha trascorso gli ultimi 20 a fare impresa in Africa Occidentale: Costa d'Avorio, Nigeria, Cameroun, Berardi si getta anima e corpo nel lavoro riuscendo in particolare nel campo edilizio. Il talento di Berardi venne notato da Teodorin Nguema Obiang, erede prediletto di Teodoro Obiang che da 36 anni governa con pugno di ferro, machete alla cintola e repressione sanguinaria la piccola Guinea Equatoriale, sotto il cui suolo si trovano alcuni dei più ricchi giacimenti di petrolio e gas naturale dell'Africa subsahariana. di Andrea Spinelli Barrile (da Cronache del Garantista)