L’Italia, negli scenari interni e internazionali, ha davanti a se situazioni difficili e anche rischiose. Tra le numerose emergenze quella che si manifesta come il fronte più delicato e urgente è quello della giustizia che in larga misura riassume tutti i fronti. Senza una riforma c’è il rischio di una gigantesca paralisi dell’attività amministrativa, di una accentuata crisi economica, di un continuo e sempre più forte peggioramento del degrado della qualità del ceto politico e della classe dirigente, di una degenerazione della sensibilità comune della società con pericoli di conflitti sociali.
Di questo discute Giuseppe Rippa con Otello Lupacchini, Giurista, Giusfilosofo, Magistrato, che nel suo ultimo libro De iniustitiae execratione (Città del Sole Edizioni) mette in evidenza come “Per taluni, commettere ingiustizia è l’unico modo d’esercitare il potere”…
- Ingiustizia esecrabile. Conversazione tra Otello Lupacchini e Giuseppe Rippa (Agenzia Radicale Video)
Venerdì 14 ottobre alle 19.00 presso la Sacripante Art Gallery di Roma si terrà il vernissage della mostra d'arte "Diletti Medianici" di Benjie Basili Morris, a cura di Elena Gradini, che sarà possibile visitare fino al 30 ottobre.
Per la prima volta, in una piovosa sera di settembre che trascina con sé il clima autunnale, entro nel teatro Quirino. Costruito nel 1871 per volontà del principe Maffeo Sciarra, il bel teatro si trova a ridosso del colle Quirinale e, con il suo ingresso maestoso e l’atmosfera d’altri tempi, per tre sere ospita lo spettacolo Un Tè per due Regine, regia di Francesco Suriano. di Giulia Anzani
Quando si ricorre ad una iniziativa come l’astensione dalle attività di udienza è sempre utile cercare di comprenderne le ragioni. La questione posta al centro della riflessione attiene alla violazione di un principio, garantito dall’ordinamento e inserito all’interno del codice di procedura penale, che può più semplicemente sintetizzarsi nel diritto dell’imputato ad essere giudicato dal giudice che ha raccolto le prove nel processo. Proprio da quel giudice che ha diretto il dibattimento in contraddittorio tra le parti. Da quello che ha esaminato i testimoni, cogliendone eventuali incertezze ed imbarazzi o al contrario, saggiandone la serenità e la lucidità nel corso della deposizione. Quel patrimonio di immediatezza sensoriale che solo l’ascolto e la visione diretta consentono di conferire alla formazione del libero convincimento… di Fabio Viglione
Sullo sfondo della suggestiva cittadina del poeta Jacopone, si terrà dal 27 agosto al 4 settembre il Todi Festival 2022. Nei mesi che lo precedono, è di tradizione affidare a illustri artisti italiani la cura dell’immagine dell’evento. A firmare il manifesto che accompagnerà la promozione e lo svolgimento della XXXVI edizione, è Fabrizio Plessi… di Giulia Anzani
- Conversazione con il Sindaco di Todi Antonino Ruggiano (Agenzia Radicale Video)
- Conversazione con l’assessore alla cultura di Todi Claudio Ranchicchio (Agenzia Radicale Video)
È convinzione diffusa, fra chi ha concrete esperienze didattiche, che un formidabile contributo all’analfabetismo di ritorno di nutrite generazioni di giovani studenti sia derivato dall’aver accondisceso, nel tempo, ad attribuire scarso rilievo agli errori grammaticali nelle scuole di primo grado. Qualcosa di simile è avvenuto anche alla dialettica politica italiana, come dimostra la situazione creatasi per questa tredicesima elezione del Presidente della Repubblica, con i partiti “incartati” tra veti contrapposti e ingorghi a croce uncinata su delicati crocevia istituzionali. Infatti, la condizione che si è determinata con il rinnovo della carica più alta dello Stato si deve, in fondo, al cumularsi di una serie di “sgrammaticature” che hanno riguardato tanto la gestione politico-istituzionale, quanto la lettura per così dire storica in cui questo appuntamento si colloca... di Luigi O. Rintallo
- Quirinale. Il dossier giustizia è il più urgente per il nuovo Presidente. Agenda storico-politica (9) di L.O.R.
La massa totale di tutto ciò che è vivo (forse più del 99,7 %) è costituita da vegetali: “La specie umana, insieme a tutti gli animali, rappresenta appena uno sparuto 0,3 per cento” (lo scrive Stefano Mancuso, direttore del Laboratorio internazionale di neurobiologia vegetale, Università di Firenze, in Mancuso e Viola, “Verde brillante” ed Giunti, 2015). L’importanza degli alberi nella “Commedia “ di Dante è totale. È la figura che interpreta, per lui, anche il senso arcano del tempo. (... SEGUE>)
Quella di Giulio Tarro è una tesi, condivisa da altri scienziati, virologi e clinici, che esprime delle valutazioni in contrasto con le tesi ufficiali dello schieramento messo in campo dal Governo. A ben guardare, se depurate dalle faziosità che taluni hanno voluto esprimere, si tratta di un atteggiamento che punta sempre alla cautela, alla responsabilità e al buon senso dei cittadini, ma con criteri che fanno leggere la situazione in modo diverso sia nella interpretazione della malattia, sia del contrasto nelle varie fasi in cui essa si è rivelata ed è stata affrontata (esplosione del virus, sua aggressività, suo svilupparsi e sua possibile attenuazione).
- Pandemia: ecco come la vedo. Intervista a Giulio Tarro (Agenzia Radicale Video)
“La nostra società, se non si cambia rotta, molto molto alla svelta (ma forse è già tardi), è destinata a trasformarsi in una ‘società parassita di massa’, che non è il contrario della società signorile di massa, ma ne è uno sviluppo possibile, una sorta di mutazione ‘involutoria’, come forse la chiamerebbe un matematico”. Luca Ricolfi, sociologo che insegna Analisi dei Dati all’Università di Torino, nonché responsabile scientifico della Fondazione Hume, mostra tutti i rischi dell’epoca post-Covid per un paese che da anni si è auto-condannato al declino, come ben spiegato nel suo ultimo libro “La società signorile di massa”. intervista di Gianni Del Vecchio (da Huffpost)
Era il 1979, Pechino iniziava a scongelare le relazioni con Taiwan dopo 30 anni da separati: l'isola con un suo sistema giudiziario e politico, sebbene non avesse mai proclamato l'indipendenza, Pechino con la sua rivoluzione maoista. (da euronews.com)
“Contratto” alla mano, il capitolo giustizia si annuncia tra quelli meno conflittuali per i due alleati di governo. Probabilmente M5S e Lega non avranno difficoltà a tradurre senza attriti in atti concreti le intenzioni espresse sia in campagna elettorale, sia in questi 80 giorni di trattativa. C'è il fondato rischio che si proceda elettoralisticamente a tappe forzate verso una deriva giustizialista e manettara, tanto cara a Travaglio e compagnia bella, con ricette che faranno fare al Paese un deciso passo indietro, senza per altro risolvere nessuno dei tanti problemi che affliggono un sistema già ad alto gradiente di ingiustizia e inciviltà. Ne discute Geppi Rippa, sollecitato da Antonio Marulo, in questo nuovo numero di Maledetta Politica.