“Com’è accaduto che il movimento dei Verdi in Italia si sia trasformato nella mosca cocchiera dell’estremismo politico anti-occidentale? Eppure, l’ambientalismo si era affermato nel nostro Paese su impulso dei radicali e si contrassegnò in una prima fase per la sua impostazione pragmatica e fondamentalmente liberale”. In una conversazione per Quaderni Radicali del 2004, con Mario Signorino, fondatore degli “Amici della Terra”, fu messo a fuoco il percorso dell’ambientalismo politico che aveva abbandonato nei fatti ogni sincera attenzione per l’ambiente. I Verdi sembravano coltivare luoghi comuni che vengono raccontati dai mass media. Oggi, dopo venti anni il percorso sembra sempre più confermare questa parabola in cui l’ecologia sembra sempre più un'appendice marginale dell’ambientalismo politico… Quella che segue è una lunga conversazione con Rosa Filippini, cofondatrice degli “Amici della Terra”, che dirige ora l’Astrolabio, periodico di informazione sull’energia, l’ambiente e le risorse, newsletter appunto dell’Associazione ambientalista e Giuseppe Rippa…
- L’ecologia non interessa a certo ambientalismo politico. Conversazione con Rosa Filippini di Geppi Rippa (Agenzia Radicale Video)
Può apparire un paradosso ma vi è chi sostiene la tesi che vorrebbe leggere il tentativo della Russia di Putin di realizzare un rapido e conclusivo assalto a Kiev (che dopo due anni dall’invasione si è trasformato in un pantano per il leader del Cremlino), come una potenziale occasione oggi di un premio a questa inquietante strategia legandolo alle contraddizioni dell’Occidente e dell’Europa per gli aiuti a Kiev… e poi lo scontro tra Hamas e Israele a Gaza dopo il progrom del 7 ottobre, gli attacchi degli Houtis contro il traffico del Mar Rosso… le minacce internazionali del Nord Corea alla Corea del Sud, al Giappone, all’America… la strategia di guerra ibrida messa in piedi da Putin per distrarre il mondo e allargare le zone di caos per uscire dalle secche in cui si trova… la questione italiana in questo quadro…
Di questo complesso scenario Francesco Sisci, sinologo e giornalista, discute con Giuseppe Rippa, nell’audiovideo di Agenzia Radicale che segue.
- Ma quale guerra l'Italia starebbe perdendo? Conversazione con Francesco Sisci di Giuseppe Rippa (Agenzia Radicale Video)
Lo scorso 19 gennaio il balletto “Cenerentola”, a firma del regista e coreografo Luciano Cannito, è andato in scena sul palco del Teatro Olimpico, inaugurando la stagione di danza dell’Accademia Filarmonica Romana. In questa originale versione, prodotta da Fabrizio di Fiore e mirabilmente realizzata ed interpretata dalla Roma Ballet City Company insieme con le due stelle internazionali Iana Salenko e Dinu Tamazlacaru, Principal Dancers del Teatro dell’Opera di Berlino, la poesia dell’amore favolistico si mescola con la creatività e l’ironia, regalando al pubblico uno spettacolo denso di emozioni… di Regina Picozzi
Il settimo trofeo, la gara prevista dal corso gratuito per ragazzi dai 9 ai 16 anni, promosso dall'associazione “La pesca che amo”, si è svolto lunedì 6 novembre, presso il laghetto “Mezzaluna Carpodromo” di Maccarese. Giuseppe Vasapolli presidente della associazione, alla fine della intesa giornata ha detto: “Una occasione fantastica, con tante emozioni, bambini entusiasti, e gare emozionanti. Coloro che erano all’esordio, non avendo mai pescato, hanno finito per trascinare nella loro festosa giocosità anche me che organizzo: una coinvolgimento unico, indescrivibile…”.
Salario Minimo! La sinistra, che adesso è all' opposizione, è in rivolta contro il governo Meloni, ricordando a tutti, finalmente, che ci sta gente che prende un salario troppo basso. Con il governo precedente era talmente interessata ad altro, come a far eleggere propri rappresentanti nelle cariche direttive degli organismi istituzionali, che non ha avuto tempo per pensare ai poveracci. È ora di scatenare gli straccioni, e forse il rogo a Napoli della “Venere degli stracci” di Pistoletto ne è l'anticipazione; si, la sinistra si è ricordata che esistono gli ultimi… di Giovanni Lauricella
Pare che i nodi siano giunti al pettine: a Roma gli spazi pubblici si trovano in crisi, e alcuni verranno chiusi. I titoli dei giornali sono espliciti: “Ancora chiusure dopo il teatro Valle, Eliseo e Globe, Pelanda Short Theatre, Romaeuropa e Nuova Consonanza”. Tra tutti quello che ha lasciato dietro di sé più polemiche è la Pelanda, che, dopo un costosissimo restauro di qualche decennio fa, si trova a dover chiudere i battenti… di Giovanni Lauricella
Quasi ogni paese ha il suo rito collettivo annuale. Gli Usa hanno il Super Bowl, la Cina la vigilia dell’anno nuovo cinese, l’Italia ha Sanremo. Le serate sono nate gradualmente a partire dagli anni ’50, ’60 davanti all’allora nuovo focolare sociale della tv. Danno uno spirito nazionale, costruiscono una identità… di Francesco Sisci (da formiche)
Nella strage di Sant’Anna di Stazzema, in provincia di Lucca, il 12 agosto 1944 furono trucidati 560 corpi viventi, uccisi come ombre concrete, in uno sconcio vento: tra essi 130 bambini. Quasi due mesi dopo, nelle valli di Monte Sole, tre paesi furono dilaniati dalle zanne dell'eccidio, Marzabotto, Grizzana Morandi, Monzuno, sull'Appennino emiliano, 775 vittime, quasi la morte avesse invaso anche il respiro in quella fine dell'estate. Un efferato diluvio: iniziò il 29 settembre e sembrò terminare il 6 ottobre quell'inarrestabile sangue. Gli ultimi otto versi dei 44 di questo mio testo di poesia, scritto oggi, li ho pubblicati due giorni fa, il 4 ottobre, su "Cronaca", il titolo è "Marzabotto".(… SEGUE>>>)
Eugenio Bennato conclude ufficialmente il tour del suo concerto “W chi non conta niente”, con due significative novità esclusive: la presenza in scaletta del nuovo brano inedito “Welcome to Napoli”, dedicato a Napoli, città aperta dell’accoglienza, che il cantautore interpreterà con la partecipazione di tre musiciste ucraine e russe.
Sono in molti a pensare che i talebani rappresentino l’Afghanistan, asserendo che la cultura occidentale sia estranea a questo Paese dell’Asia meridionale. La storia però ci dimostra una realtà ben diversa. Nel 1919, dopo la sconfitta dei britannici, l’Afghanistan diventa indipendente sotto la guida del re riformatore Amanullah. Questi, ispirato da Ataturk, inizia una serie di riforme liberali per modernizzare il Paese. Pertanto, già nel 1919, un anno prima del suffragio universale negli Stati Uniti, decide di garantire alle donne afghane il diritto al voto. Non solo… di Anna Mahjar Barducci (da La Ragione)
La legge Bonafede che abolisce di fatto la prescrizione è il nuovo casus belli nella sgangherata coalizione di governo cosiddetto “giallorosso”. In sé la questione è seria, investendo la difesa dello stato di diritto e di alcuni principi cardine di un sistema democratico e liberale; se non fosse tuttavia diventata un poco nobile pretesto per i soliti giochini di politica politicante di spregiudicati professionisti dell'anti-politica. Ne discute Geppi Rippa, sollecitato da Antonio Marulo, nel nuovo numero di Maledetta Politica.