Tra i nomi che circolano per il dopo-Lupi, che questa mattina ha confermato le proprie dimissioni alla Camera, in pole position c'è Raffaele Cantone, il magistrato più famoso d'Italia a capo dell'Autorità nazionale anticorruzione. Una sorta di onnipresente deus ex machina, pronto ad intervenire - secondo la logica populista istituzionalizzata da Renzi, e nel tripudio dell'opinione pubblica - non appena emergano casi di malapolitica, per riconsegnare alle istituzioni l'onore che dovrebbe appartenere loro. di Ermes Antonucci
Non basta il tormento psicologico dell’attesa nel braccio della morte, c’è anche l’agonia nell’esecuzione. È accaduto di nuovo negli Stati Uniti, in Arizona, dove Joseph Rudolph Wood, 55 anni, ha impiegato due ore prima di spirare dopo l’iniezione letale.
Dal 15 novembre al 16 dicembre il percorso museale romano si arricchisce con una triplice manifestazione dedicata ai cultori (e anche ai curiosi) di arte contemporanea “estrema” e di creatività digitale: già il titolo scelto dai curatori di Digitalife 2012 , Human Connections, ne è una buona sintesi. di Giovanni Lauricella
In tema di libertà sessuale ci troviamo di fronte a una restaurazione di ritorno, a un neo-conformismo che ci riporta agli anni 60 e 70 e che magari dovrebbe indurci a rispolverare le battaglie per i diritti umani e civili di quei tempi: questa, in estrema sintesi, la conclusione a cui sono giunti i partecipanti al dibattito che è seguito alla proiezione del lungometraggio di Carmine Amoroso, “Porno & libertà - Porn to be free”, alla sede del Partito Radicale il 3 novembre scorso. di Paolo Izzo
Una ricetta per salvare l’Italia dalla corruzione non può non trovare ampia eco e ampio consenso tra il pubblico giustamente risentito(forse un po’ più che risentito…) perché poi le conseguenze si riversano sulle sue tasche, non di rado di colore verdastro o giù di lì, e pronto ad applaudire chi alza la bandiera contro i politici, quei politici che non hanno smesso di rubare, hanno smesso di vergognarsi, come pensa Piercamillo Davigo, Procuratore della Repubblica a Milano e oggi Presidente dell’Associazione Nazionale Magistrati. Una bomba. E la politica? di Silvio Pergameno
Diario londinese, il libro di Lorenza Mazzetti (Sellerio Editore) è stato presentato l'8 giugno a Latina. Con l'autrice sono intervenuti Leone D'Ambrosio, Giuseppe Rippa, Edoardo Salerno. Di seguito l'audio del dibattito. Il servizio è a cura di Roberto Granese.
- Audio presentazione (Agenzia Radicale Video)
L'arresto di Ercole Incalza, storico super dirigente del ministero dei Lavori pubblici, per le tangenti negli appalti delle cosiddette grandi opere (dalla Tav all'Expo), ha portato ancora una volta alla ribalta il tema della gestione corruttiva e clientelare della cosa pubblica da parte dell'ennesima cricca partitica-burocratica-imprenditoriale. di Ermes Antonucci
Lieto fine e successo mediatico per Renzi & Co per il caso di Meriam, sudanese di 26 anni di religione cristiana condannata a morte, all'ottavo mese di gravidanza, per apostasia. Stamattina è infatti atterrata a Ciampino e accolta in pompa magna dal Premier, con moglie al seguito, e dal ministro degli Esteri Federica Mogherini. A bordo del volo della presidenza, con la famiglia Ibrahim, c’era anche il vice ministro agli Affari esteri Lapo Pistelli, che ha seguito in prima persona la vicenda.
Luigi Ontani espone a Roma al Museo Hendrik Christian Andersen con una mostra intitolata ''AnderSennoSogno'', curata da Luca Lo Pinto, un vero e proprio evento se si pensa che sono passati quasi dieci anni dall'ultima esposizione a lui dedicata in un luogo istituzionale romano. di Giovanni Lauricella
È Embersdi Claire Carré, il vincitore del Premio Asteroide (assegnato al Miglior Lungometraggio di Fantascienza in Concorso) al Trieste Sci+Fi Film Festival 2016. Film co-prodotto da Stati Uniti e Polonia, già definito uno dei più memorabili film di fantascienza indipendenti degli ultimi dieci anni. di Vincenzo Basile
- Trieste Sci+Fi Film Festival: le confessioni di Rutger Hauer-Roy, il replicante di Blade Runner di V.B.
E’ scomparso pochi giorni fa' a Firenze dove risiedeva, all'età di 89 anni, Pietro Pinna. Pietro è stato il primo obiettore di coscienza italiano. Fu condannato una prima volta nel 1948 (aveva 21 anni) e condannato di nuovo dopo aver scontato la prima condanna. Aveva conosciuto nella sua adolescenza gli orrori della seconda guerra mondiale e pensava che bisognasse mettersi in gioco personalmente per impedire che si ripetessero. Furono probabilmente queste due condanne al carcere che lo misero in contatto con Aldo Capitini insieme al quale fondò il Movimento nonviolento, che continuò ad organizzare e rappresentare anche dopo la morte del maestro. di Gianfranco Spadaccia