Un libro molto coraggioso, intitolato "La pazzia dimenticata. Viaggio negli ospedali psichiatrici giudiziari", esce l'11 marzo per le edizioni L'Asino d'oro. Lo firma Adriana Pannitteri, cronista e conduttrice del Tg1, già autrice di libri su temi come l'infanticidio ("Madri assassine. Diario da Castiglione delle Stiviere", Gaffi) e il fine vita ("Vite sospese. Eutanasia, un diritto?", Aliberti; "La vita senza limiti. La morte di Eluana in uno Stato di diritto", con Beppino Englaro, Rizzoli). Il saggio, ben documentato con interventi e interviste di tutte le persone coinvolte, affronta la grave situazione degli ospedali psichiatrici giudiziari. di Paolo Izzo
È ormai un fatto scontato che i grandi difensori delle sovranità nazionali alla fine dei loro interventi avvertano la necessità di coprirsi su quello che possiamo chiamare il “versante europeo”.E così, dopo aver ampiamente lamentato per le perdite di sovranità nazionale, naturalmente presentate come ghiotte e inammissibili perdite di democrazia e violazioni di costituzioni, non manchino di spezzare una lancia in favore dell’integrazione europea, che viene presentata come un’esigenza da non dimenticare, un progetto per un lontano e vago futuro, in perfetta armonia con quanto è stato fatto negli ultimi sessanta anni. di Silvio Pergameno
Trash di Stephen Daldy, film costruito per il box office, dal finale scontatamente lieto, vince dunque il Festival. Insieme a lui un cinese, Shier gongmin / 12 Citizens di Xu Ang
(sezione: Cinema d’Oggi) e a un indiano, Haider di Vishal Bhardwaj (sezione Mondo Genere). di Vincenzo Basile
L’analisi che da tempo portiamo avanti rispetto alla struttura palesemente corporativa dello stato italiano, all’equilibrio immobile derivato dalla conservazione degli spazi di potere passivi e parassitari, ed al conseguente uso assolutamente improprio ed eterodiretto delle istituzioni “democratiche” come dei mezzi di informazione ha un riscontro chiassoso e omnipervasivo rispetto agli eventi che si susseguono sul palcoscenico di quel teatro dell’assurdo che ci ostiniamo a chiamare repubblica; una riprova difficilmente discutibile la si trova se si fa riferimento alla pluririmandata discussione dell’ultimo Messaggio alle Camere del Presidente della Repubblica sulla questione giustizia. di Roberto Granese
Si dice che la pubblicazione delle “Memorie dalla casa dei morti” da parte di Dostoevskij influenzò la riforma della giustizia voluta dallo Zar Alessandro II; L’Italia di oggi non ha di certo un Dostoevskij e forse non ha neppure uno Zar, ma sicuramente ha un bisogno assoluto ed imprescindibile di riformare la macchina della giustizia. di Roberto Granese
Domenico Vecchioni, già diplomatico di carriera e oggi divulgatore storico in diversi libri di successo, ha di recente pubblicato “Chi ha assassinato Rasputin? – Vita, sesso e miracoli del diavolo santo”, un nuovo interessante testo edito dalla GBE (Ginevra Bentivoglio Editoria).
A due settimane dalla pubblicazione della “telefonata fantasma” fra Rosario Crocetta e il medico Matteo Tutino, i giornalisti de «L’Espresso» sono infine stati indagati per falso e calunnia. Il caso ha riaperto in modo eclatante il problema dell’uso delle intercettazioni per scopi estranei alle indagini giudiziarie: nel merito, l’uscita del testo di quella presunta conversazione – per altro a distanza di mesi dalla sua “raccolta” da parte della testata di De Benedetti - è servita più che altro per la battaglia politica interna al PD sulla regione Sicilia. di Luigi O. Rintallo
Mario Martone, regista e sceneggiatore napoletano, noto per il suo impegno sia in ambito teatrale che cinematografico, di tanto in tanto ci regala film di "qualità", come Storia di un matematico napoletano, L’Amore molesto, Noi credevamo ed altri anche se meno conosciuti. Anche la sua ultima opera "Il Giovane Favoloso", sul grande poeta italiano Giacomo Leopardi, sta riscuotendo successo di pubblico e di critica.
di Giovanna D’Arbitrio
L'Italia non è un Paese per onesti. E' quanto si evince dal primo rapporto sulla corruzione nell'Ue, presentato a Bruxelles dalla Commissaria agli affari interni, Cecilia Malmstrom. A livello europeo, chiariscono i numeri, il totale dei costi diretti della corruzione ammonta a 120 miliardi, un costo di cui il nostro Paese può 'vantare' la metà esatta: 60 miliardi di euro ogni anno, pari a circa il 4% del Pil.
«Ieri a Magliana, davanti ai miei occhi, di fronte ai cassonetti stracolmi c’erano Rom che frugavano fra la spazzatura con i carrelli del supermercato, e salivano sulla pista ciclabile verso un accampamento sulle sponde del fiume Tevere. Roma dimostrerà, e oggi in una lunga riunione di oltre un’ora con il questore Massimo Mazza abbiamo parlato anche di questo, di essere una città che accoglie ma che non accetta il disprezzo delle regole. Pertanto bonificheremo le aree del lungotevere, le piste ciclabili e allontaneremo dagli impianti abusivi i Rom». di Camillo Maffia e Giovanni Carbotti
Selma Meerbaum-Eisinger era una diciassettenne di Czernowitz, un paesino della Bucovina, regione confinante tra l'Ucraina e la Moldavia che, dal dominio dell'Impero Austroungarico, passò al governo rumeno per poi subire l'occupazione sovietica e infine quella nazista. di Elena Lattes