Una ‘forma di follia socialmente accettabile’, l’amore. L’amore. Che partorisce poesia, suona i tramonti, irrobustisce le gambe, inonda gli occhi, schiude le labbra. L’amore che non ha passato né futuro, non conosce tempi, non sa di spazio e materia, non si cura di noi. di Florence Ursino
Nonostante oramai circa l'80% delle norme italiane derivino da provvedimenti comunitari, per eventurali errori di interpretazione e valutazione del diritto europeo, infatti, non è prevista alcuna responsabilità civile dei magistrati, chiamata in causa soltanto per 'dolo o colpa grave': circostanza quest'ultima, sostengono alcuni esperti Ue, limitata di fatto a sbagli rivelatisi 'manifestamente aberranti'.
Nguyen Anh Tuan, un giovane di 27 anni originario di Hanoi, è stato giustiziato con il metodo dell’iniezione letale. È il primo giustiziato in Vietnam con questo sistema. L’esecuzione ha avuto luogo di mattina nella Prigione della Polizia di Hanoi, rende noto l’agenzia Thanh Nien News.
La Camera ha approvato la nuova legge sulla responsabilità civile dei magistrati, una riforma che tocca forse soltanto marginalmente la “questione giustizia” nel suo complesso, ma si rivela molto interessante per la resistenza che i diretti interessati frappongono alle nuove norme. O forse meglio si direbbe “i controinteressati”, visto che i magistrati non la prendono bene. Eppure non dovrebbe essere così. di Silvio Pergameno
“Felice di essermi liberato dalla discussione sulle regole”, le ultime parole famose in stile settimana enigmistica di Pippo Civati hanno preceduto di poco l’epilogo tragicomico dell’assemblea nazionale del Pd, svoltasi a Roma venerdì e sabato. di Antonio Marulo
Il nostro ordinamento, focalizzando l’attenzione sul legame di sangue e sul diritto di filiazione, àncora l’acquisizione della cittadinanza al principio dello ius sanguinis e non a quello dello ius soli. Una riforma della legge 91 che attribuisca rilevanza alla nascita sul territorio della Repubblica e che superi l’ostacolo della necessaria ininterrotta residenza fino alla maggiore età, significherebbe la soluzione di problematiche di fondamentale importanza durante la crescita e la costruzione del futuro del minore e della società. di Francesca Pisano
Ad un anno di distanza dall'insediamento del nuovo governo, l'Italia di Renzi resta un cantiere bloccato, una Salerno-Reggio Calabria degli annunci non mantenuti. Per capirlo basta recuperare il cronoprogramma delle riforme elencato in pompa magna dal premier un anno fa: "Riforme costituzionali ed elettorali a febbraio, lavoro a marzo, P.a. ad aprile e fisco a maggio". Ebbene, a dispetto degli slogan e degli hashtag ("lavoltabuona", "italiariparte", "passodopopasso") dopo 12 mesi di governo il quadro è tutt'altro che positivo. di Ermes Antonucci
Al tema dei diritti umani, in senso lato, il Partito Democratico ha da sempre dedicato semplici e liberatorie alzate di spalle. Insomma, l’indifferenza più totale. A leggere oggi le proposte avanzate dalla “coordinatrice del Forum diritti del Pd di Milano”, Rosaria Iardino, viene addirittura voglia di rimpiangere il silenzio dei democratici su certe questioni. di Ermes Antonucci
Un blogger 'troppo progressista' per rimanere impunito. Così le autorità dell'Arabia Saudita hanno condannato a sette anni di carcere e 600 frustate il direttore del sito web 'Free Saudi liberals', Raif Badawi. L'accusa è quella di “aver violato i valori dell'Islam e aver diffuso il pensiero progressista” creando un forum in cui si discute del ruolo della religione nel regno.
Il vantaggio di Matteo Renzi risiede soprattutto nei suoi rivali, sia interni alla maggioranza di governo che esterni. È questo che spiega la condizione di incertezza nella quale, bene o male, si trovano diversi commentatori politici allo scadere di questo suo primo anno a Palazzo Chigi. di Luigi O. Rintallo
Scusate il ritardo! È iniziata così l’Assemblea nazionale del Pd, dopo un’attesa di più di due ore rispetto al previsto, provocata da imprecisati problemi organizzativi. L’atmosfera all’Auditorium della Conciliazione, a pochi passi dal Cupolone, era quella classica dei grandi eventi: ad aspettare i delegati poltroncine rosso fiammante con sopra i due giornali di partito, l’Unità ed Europa, messi lì ad evocare la genesi di un movimento a trazione catto-comunista. di Antonio Marulo