In una recente conversazione con il direttore di Radio Radicale Paolo Martini, Geppi Rippa discute dei temi presenti nel numero 109 Quaderni Radicali, rivista quasi quarantennale di cultura politica, commentando i contributi presenti con un occhio alle ultime evoluzioni del quadro politico nazionale. di Roberto Granese
Un futuro al Partito democratico, intervista di Paolo Martini a Geppi Rippa (da radio radicale.it)
Verrà a decadere la distinzione tra figli legittimi, naturali (cioè concepiti fuori dal vincolo matrimoniale) e adottivi. Nella prossima seduta del Consiglio dei ministri, infatti, il Governo dovrebbe introdurre “il principio di unicità dello stato di figlio”, andando a modificare i codici di procedura civile e penale in materia di filiazione.
La fiducia e l’ottimismo sono una buona cosa, ma se poggiano su una percezione ingannevole della realtà conducono a una descrizione immaginaria. E di finzioni ci bastano quelle narrative. Il politico accorto dovrebbe sapere che, a forza di disegnare panorami fantastici, si perde credibilità e consenso. di Luigi O. Rintallo
Con dei versi di T. S. Eliot, tratti dall’opera “Quartetti”, inizia il film “Una Fragile Armonia” (A Late Quartet) di Yaron Zilberman per raccontare la storia di un celebre quartetto d’archi impegnato nell’esecuzione dell’Opera 131 di Beethoven, metafora del fluire ininterrotto della vita. di Giovanna D’arbitrio
In un articolo pubblicato da La Stampa viene fatto notare l’assoluta e paradossale mancanza nel programma del Movimento 5 Stelle di qualsiasi analisi, osservazione e proposta riguardante il tema dell’immigrazione e dell’integrazione: “Nel programma elettorale non c’è traccia. Nei post che di tanto in tanto appaiono sul blog di Grillo, qualche accenno.E le esternazioni del leader sono spesso ambigue”. di Ermes Antonucci
Il Ramadan è iniziato. Ma le detenute del carcere di Adra, scrive @motazghanem, “stanno senza cibo anche dopo il tramonto e prima dell'alba”. Da primo luglio, infatti, le attiviste siriane rinchiuse nella prigione di Damasco sono in sciopero della fame per protestare a oltranza contro lo status di “prigioniere di coscienza”, costrette a vivere tra torture e abusi senza essere state condannate, né deferite a un tribunale.
Con il titolo “La mafietta antipolitica”, Claudio Velardi è intervenuto sul «Foglio» di venerdì 12 dicembre per commentare il recente discorso del Presidente della Repubblica all’Accademia dei Lincei. Il Capo dello Stato, nell’occasione, ha avuto modo di criticare l’antipolitica dilagante, riservando un passaggio ai media italiani. Velardi lo riporta testualmente: “Una azione (quella dell’anti-politica) cui non si sono sottratti infiniti canali di comunicazione, a cominciare da giornali tradizionalmente paludati, opinion maker lanciati senza scrupoli a cavalcare l’onda, per impetuosa e fangosa che si stesse facendo…”. di Luigi O. Rintallo
“Sempre pronto a una nuova idea e ad un antico vino”: così si dichiarava Berltold Brecht. E così deve sentirsi anche Paolo Bressan, alcolista svogliato e cinico, quando fra le mani gli capita un nipote – 'eredità' di una lontana zia slovena – con un notevole talento nel gioco a freccette. di Florence Ursino
Del cosiddetto “femminicidio” – o “femicidio” che dir si voglia – abbiamo avuto modo di parlare anche nell’ultimo numero di Quaderni Radicali. Ciò sul quale abbiamo richiamato l’attenzione è la prospettiva allarmistica con la quale i media e le istituzioni hanno deciso di affrontare questo fenomeno, nonostante i tanti dubbi riguardanti l’esistenza stessa del problema in questione. di Ermes Antonucci
Dopo la fuga dalle violenze nella regione di confine contesa con il vicino Sudan, più di 20.000 persone sono sostanzialmente tagliate fuori dall’assistenza umanitaria nello Stato del Northern Bahr el Ghazal, in Sud Sudan.
L’intervento del sottosegretario all’Istruzione, Davide Faraone, sulla «Stampa» del 1 dicembre è un piccolo capolavoro del genere cerchiobottista. Come minimo, c’è da dire che i pensieri di Faraone sono come quei crocieristi in mezzo a una tempesta: sballottolati da babordo a tribordo. È forse il caso di offrire qualche saldo punto di appiglio. di Luigi O. Rintallo