Come spesso capita, la semplificazione giornalistica per fini ben noti, non rende giustizia a un documento più articolato che nel caso specifico cita fra l'altro “l'aborto forzato, così come l'impossibilità di accesso ad aborti sicuri per le donne che hanno una gravidanza a seguito di stupro" e solleva "preoccupazioni circa gli ostacoli all'aborto dove è legale”.
La Lista Amnistia Giustizia e Libertà ha denunciato nuovamente la "totale illegalità di questa campagna elettorale". Questa volta lo ha fatto manifestato davanti alle sedi di Roma e Napoli dell'Autorità garante delle telecomunicazioni, la quale per l'ennesima volta sta dimostrando l'inutilità di un garante che non garantisce.
Vecchia questione che si trascina dai tempi del referendum del 1987 (promosso dal partito radicale), quando una fortissima maggioranza del paese si espresse per l’affermazione di un principio di responsabilità dei giudici per danno ingiusto arrecato al cittadino. di Silvio Pergameno
Una fonte anonima del Dipartimento di Stato Usa avrebbe dichiarato alla stampa di ritenere che l’Italia potrebbe essere intenzionata ad espellere verso gli Usa Miguel Torres, senza seguire la normale procedura di estradizione.
È possibile parlare degli scandali nella Regione Lazio senza nominare i radicali? Secondo Il Messaggero sì. Il giornale di Francesco Caltagirone oggi ha deciso di occuparsi, attraverso un “focus”, della questione dei costi della politica, interpellando direttamente i candidati alle elezioni regionali laziali. O meglio, alcuni candidati.
“Non ho mai preso i Radicali come esempio di legalità”. Questa affermazione – a margine di commenti sulla responsabilità civile dei magistrati e sul referendum disatteso voluto dai radicali, si commenta da sola. Ancora di più se si considera che a dar fiato improprio alle corde vocali è stato Marco Travaglio. Sì, proprio lui: quello che ha definito giorni fa la presunzione d'innocenza un "gargarismo". di Antonio Marulo
“Le rivoluzioni nascono in seno al popolo”, diceva il comandante col basco. E sul suo seno nudo di popolana, senza pudore, senza timore, Amina ha accolto e piantato il seme delle protesta, della ribellione, offrendo la sua pelle scoperta come terreno fertile per il cambiamento.
A pochi giorni dal voto esplode una brutta grana nel movimento Fare fermare il declino. Uno dei suoi fondatori, l’economista Luigi Zingales, esce dal movimento sbattendo la porta. Una decisione presa in polemica con Oscar Giannino, reo, a quanto pare, di aver edulcorato curriculum e biografia.
Riscrivere l’Italia: è questo l’impegnativo compito che si sono proposti alla convention de «la Repubblica», tenutasi dal 5 all’8 giugno al Teatro San Carlo di Napoli. Un’adunata di tutto il mondo orbitante attorno al giornale di Carlo De Benedetti, che presenta tutti i crismi del congresso politico. Al contrario di quanti tendono a contestare che un organo di informazione si trasformi in “partito”, pensiamo che sia del tutto legittimo formalizzare in quella sede il ruolo da esso rivestito nello scenario italiano. di Luigi O. Rintallo
Trecentomila secondo la polizia, quasi un milione e mezzo secondo gli organizzatori. Tanti sono i cittadini francesi che ieri hanno invaso le strade di Parigi per ribadire pubblicamente il loro 'no' alle nozze gay e all'adozione di bambini da parte delle coppie omosessuali.
Pare proprio che il fascino rivoluzionario di Beppe Grillo e del Movimento 5 Stelle sia riuscito a conquistare anche l’interesse degli industriali e degli artigiani del Veneto, storico feudo leghista. Infatti, a Treviso Grillo ha accettato l’invito rivolto dagli imprenditori locali e ha tenuto un doppio incontro.