È ancora scontro tra i grillini. E, ancora una volta, la frattura si manifesta tra la frangia più ortodossa e fedele al pensiero dell’ex comico genovese e quella, invece, insofferente (forse tardivamente) della piega verticistica assunta dal Movimento 5 Stelle fin dalle sue origini. di Ermes Antonucci
Il più grande motore di ricerca sul web e la casella di posta elettronica più usata al mondo costrette ad indossare il nero e pesante burqa della censura. Le autorità iraniane hanno infatti bloccato l'accesso a Google e a Gmail, nell'attesa di lanciare un nuovo servizio Intranet nazionale: le restrizioni al browser di Mountain View riguarderebbero il protocollo https (https://www.google.com).
Si è decisamente riaperto il dibattito sul Porcellum, l'attuale legge elettorale così rinominata dal suo autore Roberto Calderoli: collegi, preferenze, spartizioni, poltronismi, dal Presidente Napolitano a Beppe Grillo ognuno dice la sua su come dovrebbero votare gli italiani alle prossime elezioni.
La raccolta delle firme per i dodici referendum promossa dal partito radicale poteva essere semplicemente oscurata a sinistra come d’uso in consimili evenienze ormai da tempi remoti, ma l’adesione del Condannato che non si rassegna ha risvegliato vecchi istinti, dai quali la nostra gauche non ce la fa ad emanciparsi. di Silvio Pergameno
E' ancora lotta sul finanziamento europeo alla ricerca sulle cellule staminali. La Commissione giuridica del Parlamento europeo si è, infatti, espressa a favore della relazione di Piotr Borys, popolare polacco che ha posto l'attenzione sui rischi giuridici del finanziamento delle ricerche sugli embrionali.
Secondo Borys tali rischi deriverebbero in gran parte dalla sentenza della Corte di Giustizia dell’Ue del 18 ottobre 2011, secondo cui l'uso delle cellule staminali embrionali e degli embrioni non è brevettabile se prevede la loro distruzione, un evento inevitabile nella maggior parte dei casi.
Il decreto legge contenente la revisione della spesa pubblica, approvato all'unanimità in Consiglio dei Ministri questa notte, mirerà ad ottenere “un risparmio per lo Stato” di 4,5 miliardi nei prossimi sei mesi del 2012, 10,5 miliardi nel 2013 e 11 miliardi nel 2014; il prossimo 31 luglio la Camera inizierà l'esame del provvedimento.
Il referendum, al di là di ogni altra considerazione, rappresenta un’occasione preziosa per promuovere informazione e alimentare così un dibattito pubblico maturo. L’ostracismo del Pd e delle sue feste rispetto ai tavoli referendari dei Radicali è perciò un segnale preoccupante: tanto più che i temi sollevati dai quesiti investono aspetti fondamentali della vita degli individui e della società, e tradizionalmente coinvolgono la sensibilità dei cittadini di sinistra. di Danilo Di Matteo
Cannabis terapeutica? Anche il Veneto si dice favorevole; dopo Toscana e Liguria, la ricca regione del nord ha aperto ufficialmente ai farmaci cannabinoidi: è stata approvata infatti una normativa regionale che autorizza la sperimentazione dell'uso delle infiorescenze di canapa per fini terapeutici. In particolare, si autorizza l'uso di farmaci derivanti dalla cannabis principalmente nella terapia del dolore, ma anche per contrastare patologie come l'asma, il glaucoma, malattie neurologiche, la Sla e la distrofia muscolare. Attenzione: contrastare, non curare.
In attesa delle sue dimissioni, annunciate per il 28 luglio e poi posticipate al 31 dello stesso mese, il presidente della Regione Sicilia Raffaele Lombardo è tornato agli onori della cronaca per aver nominato presidente del collegio sindacale di “Sicilia e-servizi”, una delle partecipate della Regione che si occupa di informatizzazione, un detenuto. di Ermes Antonucci
Chissà quante firme avrà messo il Cavaliere nella sua vita! Ma quelle di sabato per i referendum di Pannella sono forse tra le più importanti per lui, ma soprattutto possono diventarlo per la nostra democrazia, anche perché i referendum di Pannella, alla fine, Berlusconi li ha firmati tutti e non soltanto quelli per le consultazioni popolari in materia di giustizia. di Silvio Pergameno
Il Senato ha approvato il disegno di legge di adeguamento dell'ordinamento italiano allo Statuto della Corte Penale Internazionale. Il provvedimento attribuisce al Ministro della giustizia il ruolo di autorità centrale per la cooperazione con la Corte penale internazionale e disciplina le modalità di esecuzione della collaborazione concentrando le competenze giudiziarie nella Corte d'appello di Roma.