L’editoriale d’inizio mese sul «Corriere della Sera» di Antonio Polito ha dato l’avvio a quella che può ben definirsi la “campagna di maggio” in nome del continuismo. A Polito va il merito di aver dato il “la” alla musica che hanno poi fatto sentire gli altri intervenuti, contrassegnata proprio dal refrain sintetizzato nell’elogio dei poteri neutri espresso nell’articolo del 2 maggio (Il valore del potere neutro). In cosa consista il motivo ricorrente, lo si è meglio compreso grazie agli altri interpreti come ad esempio Massimo Franco, sempre sul «Corriere» una settimana dopo, oppure Daniela Padoan su «La Stampa»… di Luigi O. Rintallo
La mafia uccide, da sempre, l’uomo dimentica, come sempre: è questo, purtroppo, il dualismo che dovrebbe, da tutti, essere distrutto. Le vittime dimenticate ormai non si contano davvero più e le loro storie sono catalogate come secondarie rispetto a quelle più importanti e di clamore ma, come tutti sappiamo, questo non è vero, mai. Le storie di cui parliamo in queste rubriche settimanali vanno fatte conoscere e per questo noi le raccontiamo, vanno urlate al mondo e vanno fatte ascoltare anche ai sordi: ora, questa settimana, parliamo di un’altra giovane ragazza uccisa dalla mafia, il primo femminicidio della storia e parliamo della 17enne Anna Nocera… di Dario Caputo
Nell'articolo di martedì 22 marzo "Condanna a morte tra le macerie: qui la resa non è un'opzione" di Giampaolo Visetti, inviato in Ucraìna per "Repubblica", possiamo leggere - e sembra una surreale Apocalisse - il messaggio di Nadezda Sukhorukova: " Sono sicura che morirò prima, spero solo che non sia così spaventoso. I cadaveri si mettono al freddo sui balconi: chissà quanti corpi sono esposti davanti alle nostre finestre senza vetri". Continua Giampaolo Visetti: "Il tempo di Mariupol è scaduto: chi va per mare, e chi semina la terra, è già oltre l'attesa: Cinque navi ucraine con migliaia di tonnellate di grano sono state trainate ieri al largo del Mar d'Azov da rimorchiatori russi, come bottino di guerra”.
- Poesì di Rino Mele. Terrificante veder morire (Agenzia Radicale)
Comunque si concluda la guerra di aggressione in Ucraina, l’Europa si avvia verso il riarmo (anche l’Italia si è impegnata a incrementare le spese militari). La difesa europea cessa di essere l’idea un po’ velleitaria di un tempo, sta per diventare un fatto. Quasi certamente ciò alimenterà in Europa forme di protesta che si diranno ispirate al pacifismo e che avranno di mira i nuovi «guerrafondai». di Angelo Panebianco (da Corriere della Sera 21/3/2022)
Secondo appuntamento su Mediterranea Web Radio Hub WRHM Italy della conversazione tra Giuseppe Rippa, direttore di Quaderni Radicali e Agenzia Radicale, con Raffaele Cascone. Il tema è l’assetto del sistema informativo italiano. Lo sviluppo della discussione ha trattato l’iniziale monopolio Rai e l’attuale finto scenario pseudo pluralistico, il racconto di un’informazione più votata a formare che a informare, ma sempre a senso unico nella pur ampia scenografia informativa televisiva, che vede oggi sul piano nazionale assieme alla Ri, Mediaset, Sky, La 7, Discovery…
- Sessanta minuti #2. Conversazione di Giuseppe Rippa con Raffaele Cascone (18/4/2021)
(da Mediterranea Web Radio Hub WRHM Italy)
Il dramma della pandemia offre spunti di riflessione che gli organizzatori di Sfera tentano di materializzare in alcuni video dove si ascoltano vari brevi interventi da parte di filosofi, intellettuali, scrittori e artisti, italiani e di altre nazionalità, ben accompagnati dalle opere artistiche di Emanuela Fiorelli e Paolo Radi. di Giovanni Lauricella
Il memorandum con la Cina ha aperto un nuovo fronte delicato che si presta a molte interpretazione e suscita non poche preoccupazioni sul ruolo da battitore libero e confusionario che l'Italia pare volersi dare sotto la guida spericolata del governo giallo-nero. La questione non è solo legata agli accordi commerciali – sui quali ci sarebbe già molto da opinare, se confrontati con quelli fatti per esempio proprio dalla Francia sugli Airbus - ma riguarda aspetti più generali relativi a scelte strategiche che sembrano puntare a un cambio di fronte, da Occidente a Oriente, per nulla rassicurante per la nostra democrazia e le nostre libertà. Ne discute Geppi Rippa, sollecitato da Antonio Marulo, in questo nuovo appuntamento con Maledetta Politica.
Nell'ultimo giorno di incontri al vertice prima della pausa si conferma una certa confusione nel governo. Ai due vicepremier preme dare l'idea che si stanno rispettando gli impegni elettorali. Nella migliore delle ipotesi nella prossima manovra ci sarà un assaggio, nulla di effettivo. Più che altro bisognerà imbastire una fornace con un po' di fumo su reddito di cittadinanza, flat tax e legge Fornero. Ma già solo per questo non è facile far quadrare i conti.
Non siamo sicuri che le vetuste mura del Forte Prenestino, struttura militare dismessa risalente all’Ottocento e parte in origine del sistema difensivo dell’allora neo-capitale d’Italia (da vent’anni sede di uno dei centri sociali occupati più attivi di Roma per numero e varietà di iniziative) per quanto coperte di graffiti ed ornate da grottesche sculture biomeccanoidi, somiglino a quelle degli edifici dell’East Village/Lower East Side, cuore storico della scena alternativa di New York… di Gianni Carbotti
Il ministro di Giustizia ha ancora bisogno di aiuto, in vista dell'approvazione da parte del Consiglio dei ministri dei approvare circa il 60/70 percento dei decreti delegati già arrivati e che riguardano in particolare le modifiche dell'ordinamento penitenziario e l'ultima parte relativa alle misure di sicurezza, le pene alternative e il carcere minorile.
In un tardo pomeriggio, in cui il sole batteva ancora forte, l’arena di Villa Borghese della Casa del Cinema era gremita da un folto pubblico di attori, registi e di tanti cittadini romani accorsi in ricordo di Paolo Villaggio scomparso a ottantaquattro anni. di Giovanni Lauricella