Ancora storie dall'inferno carceri. A 10 mesi dalla morte di Tiziano De Paolo, giovane detenuto morto a Regina Coeli per un’overdose, la salma ancora non è stata messa a disposizione della famiglia a cui, per adesso, è stato negato il diritto del “ultimo saluto” al proprio caro.
Nessun funerale per il 29enne romano. Angiolo Marroni, garante dei diritti dei detenuti del Lazio, ha perciò denunciato la vicenda sottolineando come “le indagini tutt'ora in corso non possono assolutamente giustificare questa situazione. Bisogna tenere in debito conto che, oltre alla perdita traumatica di un proprio caro, una famiglia sta vivendo il dramma di non poterlo piangere per un ultimo saluto".
Stando alle dichiarazioni di alcuni collaboratori del Garante, sulla salma sono stati effettuati da subito esami e rilievi autoptici ma una serie di contrattempi hanno allungato oltre il lecito i tempi per la restituzione alla famiglia del corpo che a tutt’oggi - dopo quasi un anno - è allocato, in situazione precaria, nel Deposito cremazioni del cimitero di Prima Porta.
“Fermo restando il diritto della Procura di svolgere le indagini e quello degli imputati di difendersi - ha concluso Marroni - non possiamo non considerare ciò che sta accadendo: un ennesimo caso di malagiustizia nei confronti di un detenuto morto e della sua famiglia”.
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