Marina Ballo Charmet, Iginio de Luca, Ottonella Mocellin, Nicola Pellegrini ed Elena Nonnis affrontano il tema "Ogni uomo è un’isola" tratto da “Il racconto dell’isola sconosciuta” di José Saramago, che parla del mondo infantile evidenziando la duplicità dell’io (bambino e adulto) come emersione della memoria di ciò che si è stati e si continua ad essere.
Tema molto stimolante e non facile per gli artisti che hanno realizzato opere di elevata qualità: il titolo stesso si propone come un capovolgimento di una sentenza di tutt’altra temperie: “Nessun uomo è un’isola” è infatti l’incipit di un sermone (o Meditazione XVII) di John Donne (Londra, 1572 – 1631) che è stato utilizzato come titolo da Thomas Merton (Prades 1915 - Bangkok, 1968) per un saggio del 1955 ed è inoltre molto noto per la chiusa “Perciò non chiedere per chi suona la campana: essa suona per te”, che ha ispirato ad Ernest Hemingway (Oak Park 1899 – Ketchum, 1961) il titolo di un romanzo del 1940, dedicato alla guerra civile spagnola.
Questa precisazione, dove anche le date non sembrano casuali, non vuole essere uno sfoggio di erudizione, bensì mostrare la fecondità – nel tempo - di alcune intuizione esistenziali proprie di certi letterati e pensatori.
Foto e immagini figurative sono proposte dagli artisti in modo scevro da cripticità che potrebbero lasciare nel vago il dialogo dei loro lavori. Si affidano, infatti, ad un linguaggio comprensibile ai visitatori della fiera, definita “Pop ed inclusiva” dall’ assessore regionale alla cultura Michele Coppola per i temi dei libri presentati, ma che “Pop” non è di certo per la qualità delle opere esposte. Un’esposizione impegnativa per gli artisti e ben curata, di gran contenuto e di immagini colte e interessanti che rappresentano al meglio l'evento culturale.
Un ambiente non facile, come abbiamo appreso dai media, quello del Salone Internazionale del Libro di Torino, non cero per lo spazio del Lingotto, dove si svolge la manifestazione, ma per le polemiche e provocazioni che immancabilmente ha innescato, come una presa di posizione radicale da parte degli organizzatori che, con lo slogan "Là dove osano le idee" mandano un monito esplicito ai politici.
"Lo spirito del Salone sarà quello di ritrovare il gusto della sfida intellettuale, tornare a creare progetti di ampio respiro basati sulla cultura, per rilanciare un Paese che da troppo tempo ha smesso di pensare al proprio futuro accontentandosi di vivere alla giornata: così ha detto Ernesto Ferrero, Direttore del Salone Internazionale del Libro che insieme a Rolando Picchioni, direttore della Fondazione per il Libro, la Musica e la Cultura tenta di ridare eccellenza alla cultura italiana.
Pesa la crisi economica, anche sui libri e sull’editoria, e, come ho detto, pesano le un po' fruste polemiche legate all'eccessiva deriva pop della manifestazione in un così definito “annus horribilis” per la letteratura come il 2013.
"Credo che proprio nell'anno orribile dell'editoria italiana il Salone possa e debba essere un momento non semplicemente di presentazione di libri ma di incontro e possibilità di riflessione". Ma ha ancora un senso una "fiera" analogica oggi che internet permette a tutti di procurarsi qualunque cosa direttamente a domicilio? "Se così fosse non avrebbero senso non solo le manifestazioni, ma le stesse librerie. Piuttosto, bisognerà chiederci, e sapere, quante delle persone che frequenteranno il Salone per "vedere" questo o quell'autore ne leggeranno il libro: questa è una problematica che non riguarda solo Torino, però" così risponde Loredana Lipperini, critica letteraria, conduttrice di “Fahrenheit” su Radio 3 nonché autrice di “L'ho uccisa perché l'amavo”, testo dedicato al femminicidio realizzato con Michela Murgia, da poco nelle librerie.
In attesa di verificare se in un futuro prossimo si vedranno e venderanno quadri solo in internet e le esposizioni le faranno i web master, fortunatamente per noi adesso, "Ogni uomo è un’isola" possiamo gustarcelo dal vivo in aggiunta a tutta l'attrazione offerta dalla mostra.
"Ogni uomo è un’isola"
a cura di Federica La Paglia
dal 16 maggio, in concomitanza con l’apertura del Salone del Libro di Torino, al 16 giugno 2013
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