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19/05/24 ore

Pakistan, bloccata l'esecuzione di 468 condannati a morte



Secondo fonti al Ministero degli Interni, il Primo Ministro ha rinviato le esecuzioni capitali fino a nuovo ordine dopo essersi consultato con il Presidente Asif Ali Zardari. Le fonti inoltre hanno detto che c'era una pressione sul Pakistan da parte dell’Unione Europea per superare la legge che permette la condanna a morte.

 

L'UE avrebbe posto questo come condizione per assegnare alle esportazioni pakistane uno stato di priorità. Il 17 agosto Geo News aveva riferito che, secondo funzionari penitenziari, il Presidente Zardari aveva bloccato l'esecuzione di due condanne a morte.

 

Behram Khan doveva essere impiccato il 21 agosto nella prigione centrale di Karachi, mentre l'altro prigioniero, Munir Hussain, doveva essere giustiziato il 22 agosto nel carcere di Vehari nel Punjab. Entrambi, erano stati condannati per diversi omicidi.

 

Un tribunale anti-terrorismo in provincia di Sindh aveva emesso un ordine di esecuzione nei confronti di altri due condannati a morte, entrambi membri del gruppo settario clandestino Lashkar-e -Jhangvi. Attaullah alias Qasim e Muhammad Azam alias Sharif erano stati condannati da un tribunale anti-terrorismo nel luglio 2004 per l'uccisione di un medico e la loro esecuzione era prevista tra il 20 e il 22 agosto.

 

Il 18 agosto, un portavoce del Governo ha reso noto che il Presidente del Pakistan aveva inviato una lettera al Primo Ministro per chiedere un incontro per discutere la questione delle centinaia di condannati a morte in attesa dell’esecuzione da lungo tempo.

 

Dato che la data delle esecuzioni era imminente e il Presidente era fuori dal Paese, il Primo Ministro aveva dato istruzioni al Ministero dell'Interno per fermare l'esecuzione di condanne a morte fino alla conclusione dell'incontro tra i due. (fonte Nessuno tocchi Caino)


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