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23/11/24 ore

RIMANDI

Sul regno del terrore di Putin

La morte di Alexei Navalny in una prigione russa situata sul terreno permafrost (perennemente gelato) oltre il circolo polare artico è stata scioccante ma prevista. Nel mio primo articolo per MEMRI nel 2021, ho concluso che la probabilità che Navalny fosse prigioniero a vita (almeno durante la vita del presidente russo Vladimir Putin) superava di gran lunga la probabilità che diventasse presidente della Russia.[1] Questa morte – non la prima e certamente l’ultima nella Russia di Putin – è una buona occasione per affrontare la natura mutevole dell’attuale regime russo, che si è evoluto da un sistema politico apparentemente liberale in un ordine autoritario repressivo sotto la stessa persona – Vladimir Putin… Vladislav L. Inozemtsev* (da Memri)

Fondi dal Qatar per Netanyahu: almeno 65 milioni di dollari. Le rivelazioni dell’ex colonnello dei servizi israeliani

Le informazioni sui presunti flussi di denaro riservati dal Qatar per Benjamin Netanyahu, in maniera un po’ sotterranea, circolavano già. Eppure dopo il 7 ottobre stanno assumendo una rilevanza diversa e l’aggiungersi di dettagli sempre più precisi non fa che aumentare la pressione sul primo ministro di Israele. «Questa vicenda inizia a diventare una tempesta politica», osserva Yigal Carmon, ex consigliere per l’antiterrorismo dei premier Yitzhak Rabin e Yitzhak Shamir. «Può portare alla caduta di Netanyahu»… di Federico Fubini (da Corriere della Sera)

Israele e il mondo arabo, rapporti che cambiano. Intervista ad Anna Mahjar-Barducci

Prima degli attacchi di Hamas del 7 ottobre, Israele sembrava essere in procinto di trovare un accordo di pace con i sauditi, grazie alla mediazione americana. Ma adesso, viene da chiedersi che impatto avrà la guerra a Gaza sui legami con i paesi arabi costruiti negli ultimi anni: ne usciranno intatti o compromessi? Ha provato a rispondere la giornalista e scrittrice italo-marocchina Anna Mahjar-Barducci: fondatrice nel 2006 a Roma dell’Associazione Arabi Democratici Liberali, negli anni ha collaborato con diverse testate italiane (Il FoglioIl RiformistaItalia Oggi) e straniere (HaaretzThe Daily StarMaroc Diplomatique). Da anni vive a Gerusalemme, dove è ricercatrice del MEMRI (Middle East Media Research Institute)... di Nathan Greppi (da Mosaico-Cem)

Così un gip scrupoloso ha messo in crisi anni di teoremi antimafia

Dalla Roma di “Mafia capitale” alla Milano del “Consorzio” che avrebbe unificato le cosche storiche di cosa nostra, ‘ndrangheta e camorra. Visioni di pubblici ministeri e direzioni antimafia che finiscono con il vedere metaforiche lupare ovunque, con un radar così ossessivamente puntato in una sola e univoca direzione, tanto da finire sconfessati dalle ordinanze e sentenze dei giudici… di Tiziana Maiolo (da il Dubbio)

Africa. Gli aiuti esteri come mezzo del neocolonialismo occidentale?

Gli aiuti internazionali hanno un impatto disastroso sui paesi africani e perpetuano le dittature, che sono la principale causa dei problemi dell'Africa. di Anna Mahjar-Barducci (da Ynetnews)

Climatisti estremi: ‘Vandali. Senza scuse’

Diciamo subito che sarebbe un errore inasprire le norme penali contro i vandali sia perché, come dimostra la procura di Padova con l’incriminazione di un gruppo di attivisti, le norme penali esistono già in abbondanza e sia perché una proposta di legge d’iniziativa del governo o del partito della Premier non costituisce uno strumento di deterrenza efficace. Anzi per i capi degli attivisti costituisce un riconoscimento esclusivo, l’attestato di essere interlocutori e perseguitati, una prima vittoria. Nel giro di pochi mesi, da sconosciuti sono diventati personaggi con un’agenda zeppa di impegni televisivi. E infatti, dichiarano soddisfatti che non si fermeranno, che non si spaventano e che sono pronti ad andare in galera come si conviene a chi comincia a credere davvero di essere il salvatore del pianeta. di Rosa Filippini (da l’Astrolabio Newsletter degli Amici della Terra)