MOI 392 è un film su uno dei casi più scandalosi di discriminazione contro una donna che a tanto tempo dai fatti non ha ancora avuto ancora un adeguato riconoscimento. Il film è incentrato su Camille Claudel (1864-1943), una scultrice vissuta a Parigi nel periodo storico di maggior splendore culturale e di costume, anche perché poteva vantare un libertinaggio inesistente o quasi in altre città del mondo… di Giovanni Lauricella
In Iran è in corso una battaglia ideologica. La principale sfida che l'Iran ha dovuto affrontare dalla Rivoluzione islamica del 1979 è il confronto tra tradizione e modernità. L'ayatollah Ruhollah Khomeini, il leader supremo iraniano della Repubblica islamica dell'Iran dalla Rivoluzione fino alla sua morte nel 1989, ha compreso la sfida e ha cercato di trovare un compromesso tra i due.[1] Tuttavia, credeva che quando la modernità diventa sinonimo di liberalismo e di civiltà occidentale, allora dovrebbe essere semplicemente respinta… di Anna Mahjar-Barducci*
Con sentenza del 12 aprile 2022 i magistrati del massimo organo di giustizia amministrativa, il Consiglio di Stato, hanno negato l’accesso ai documenti per sapere perché il governo richiamò i 400 soldati inizialmente inviati, fra il 5 e l’8 marzo 2020, a chiudere la “zona rossa” di Nembro e Alzano Lombardo. L’atto contraddice i TAR che si erano invece pronunciati in favore della richiesta avanzata in tal senso dai legali dei parenti delle vittime di Covid. Un ulteriore esempio di come l’esercizio della giurisdizione sia esposto, in Italia, a interpretazioni che pregiudicano la certezza del diritto e di come sovente le determinazioni prese sconfinino dai limiti giurisprudenziali per ricollegarsi a motivazioni di altro genere... di Luigi O. Rintallo
La vicenda dell’inaugurazione dell’anno giudiziario alla Corte di Cassazione e il conflitto tra CSM e Consiglio di Stato; la ministra Marta Cartabia che anche in quella sede ha ribadito che “… lo status quo al Csm non ha dato buona prova di sé, confido che al più presto possano arrivare alle Camere anche gli emendamenti per la riforma … ". La sempre più urgente riforma della Giustizia che resta impantanata nei veti corporativi; i referendum sulla Giustizia Giusta della prossima primavera che restano, nel totale scenario di assenza di informazione, lo sbocco che può offrire ai cittadini la possibilità di esprimere la propria convinta domanda di giustizia che è in primo luogo quello di restituire forza alla magistratura dando alla stessa la determinante funzione di ORDINE dello Stato democratico, sottraendola alla tentazione di essere potere nello scontro tra i poteri … Poi la sempre più inquietante situazione alle carceri…
- Referendum Giustizia. Per dare forza all’ORDINE giudiziario. Conversazione con Sergio D’Elia (Agenzia Radicale Video)
Proseguendo il progetto incentrato sull’attenzione ai giovani e alla formazione, la Fondazione Teatro della Toscana coinvolge le personalità italiane che hanno aderito all’appello della Carta 18-XXI, per creare un primo nucleo di ragazzi con cui lavorare ed interagire. Nucleo che si identifica con i 150 ragazzi di #TuttoMeritoMio, il programma di Fondazione CR Firenze e Intesa Sanpaolo che valorizza il potenziale e il merito delle giovani generazioni del territorio attraverso borse di studio e un percorso di attività di accompagnamento, orientamento e palestra di stimoli, per studenti di 16 e 19 anni in condizioni economiche disagiate.
Le dimissioni dei vertici dell’Associazione Nazionale Magistrati non sono state altro che l’ultima certificazione della gravità nella quale versa la giustizia, dopo gli scandali che hanno investito prima la gestione delle candidature dei magistrati nelle varie procure e poi lo stesso CSM. È emersa una situazione che non può certo essere ridotta ad alcuni episodi di malcostume, ma che testimonia un guasto profondo dei rapporti istituzionali dagli effetti devastanti sulla tenuta stessa del sistema. di Luigi O. Rintallo
Spesso quando gli artisti includono nelle proprie opere tanti significati e molteplici discipline, mi viene una reazione spontanea che a malapena riesco a controllare: quella di discostami da tutto il contenuto che si vuol dare alla mostra e vedere le opere per quello che ti comunicano, indipendentemente dai contributi autorevoli in cui volenterosi critici e storici dell’arte si sono cimentati. In questo caso mi azzardo a considerare quello che si trova allestito nella galleria Alessandra Bonomo, le opere dell’artista Fosco Valentini, con le possibili riflessioni di un impreparato visitatore intento a darsi qualche spiegazione. di Giovanni Lauricella
75 detenuti della sezione “alta sicurezza” avevano segnalato, con una lettera all’avvocato radicale Vincenzo Di Nanna, le drammatiche condizioni in cui versa il carcere di Castrogno a Teramo: inadeguatezze inquietanti della struttura che rendono particolarmente penosa la detenzione. “Recentemente il Tribunale Civile de L’Aquila ha riconosciuto una violazione della legge nazionale e internazionale, condannando il Ministero della Giustizia a pagare il risarcimento dei danni, oltre alle spese legali”, ha ricordato Di Nanna.
- Carcere di Castrogno: degrado e sovraffollamento. Conferenza stampa dell’on. Pezzopane e dell’avv. Di Nanna (Quaderni Radicali TV)
Nel ritratto di Alessando de’ Medici, di Pontormo, 1550, il giovane duca è raffigurato mentre su un piccolo foglio, “con uno stile in mano”, disegna la testa di una donna. Ritratto che “donò poi esso duca Alessandro a Taddea Malespina, sorella della Marchesa di Massa” (dice il Vasari). Probabilmente, Pontormo ha inciso nei segni del piccolo foglio il profilo di Taddea, mettendo in scena il desiderio di Alessandro. (... segue >)
Venerdì 9 novembre 2018 al Teatro Biblioteca CAFFEINA, via Cavour 9 - Viterbo, presentazione del libro “l’altro Radicale - essere liberali senza aggettivi” (Guida editori) di Giuseppe Rippa con Luigi O. Rintallo. Interverranno: Massimiliano Siddi (magistrato), Fabiio Viglione (avvocato). Modera Giacomo Barelli (avvocato). Saranno presenti gli autori.
Il M5S non ha dei momenti di incoerenza - è strutturalmente incoerente. Meglio: è fondato sul presupposto che la coerenza non conti nulla. E poiché nella sua incoerenza assoluta è assolutamente coerente, gli elettori non lo puniscono. O almeno non lo hanno punito finora, e si può presumere che non lo puniranno fin quando non si renderanno conto che il prezzo di quell’incoerenza lo pagherà il Paese... di Giovanni Orsina (lastampa.it)