E poi, di colpo, il blu. Poche parole sarebbero sufficienti per penetrare in quel colore caldo e assorbirne lentamente ogni pigmento attraverso i pori dilatati dei sensi. Ma poi una frase non basta e si è costretti ad aggrapparsi a lei, a un'adolescente che legge la Marianne di Marivaux e cerca l'amore e ha fame di spaghetti e di pelle di donna e di una cattedra da cui restituire a occhi di bambini la bellezza di un insegnamento. di Florence Ursino
Appare del tutto pretestuosa, sterile, e a tratti anche ridicola, la polemica lanciata ieri sull’Huffington Post da Elisabetta Addis – economista tra le fondatrici del movimento femminista “Se non ora quando” – contro le parole utilizzate da Papa Bergoglio nell’ormai famosa lettera inviata a Repubblica martedì scorso. di Ermes Antonucci
A sette mesi dal primo dibattito è stata approvata della Camera dei comuni la legge che permetterebbe alle coppie omosessuali di Inghilterra e Galles di convolare a nozze. Ottenuto il consenso del Labour, dei liberaldemocratici e anche dei conservatori – eccezione fatta per alcune frange più intransigenti rimaste arroccate sulle proprie posizioni –, la legge si prepara ora ad affrontare l’ostacolo finale.
La notte dell'onestà. Lo spettacolino messo in piedi da Beppe Grillo ieri in piazza del Popolo a Roma rappresenta la quintessenza del populismo moralista sul quale il Movimento 5 Stelle ha fondato le proprie fortune, quello incentrato sulla distinzione tra "noi" e "loro", gli onesti e i disonesti, ma che di fronte ai fatti finisce per essere risucchiato dal solito vortice di contraddizioni. di Ermes Antonucci
Una degnissima opera seconda, tra i lavori non documentaristici di Andrea Segre, dopo il toccante Io sono Li (su cui cfr. Quaderni Radicali nr. 108). Il film La prima neve, prodotto da Marco Paolini e pronto per la distribuzione nelle sale, è stato presentato in anteprima nazionale al Teatro Verdi di Firenze l'8 ottobre, in presenza del suo giovane sceneggiatore e co-soggettista Marco Pettenello. di Giovanni A. Cecconi
La raccolta firme per i referendum radicali è ormai in dirittura d’arrivo e, a fianco agli interrogativi circa i quesiti che riusciranno a superare la soglia delle 500mila firme e dunque ad approdare alle urne, torna di nuovo d’attualità il dietrofront con cui Beppe Grillo ha – in modo molto ambiguo – prima annunciato e poi ritirato il proprio sostegno all’iniziativa referendaria radicale.
È stato assolto George Zimmerman, il vigilante che il 26 febbraio del 2012 a Sanford (Usa) aveva sparato, uccidendolo, all’afroamericano diciassettenne Trayvon Martin, disarmato ma con un cappuccio in testa. L’episodio aveva mobilitato largamente l’opinione pubblica americana e numerose erano state le proteste nelle principali città, soprannominate “million hoodie march” - la marcia dei milioni di cappucci - per evocare platealmente il tragico avvenimento.
Il passo era difficile perché urtava contro una resistenza accanita dei tedeschi virtuosi per evitare di essere coinvolti nelle conseguenze delle sconsideratezze degli scialacquatori del Sudeuropa. La BCE alla fine l’ha spuntata, con qualche… sacrificio. di Silvio Pergameno
Cinema in lutto: Carlo Lizzani è morto. Secondo le prime indiscrezioni, il regista, sceneggiatore, attore e produttore cinematografico italiano si sarebbe lanciato dal balcone al terzo piano della sua casa in via dei Gracchi, a Roma, seguendo apparentemente le orme del maestro Monicelli, suicida nel novembre 2010.
Se nel merito della questione le critiche del Movimento 5 Stelle possono apparire comprensibili, lascia a dir poco perplessi il modo con cui la rimostranza dei grillini sta contribuendo – ancora una volta – a distorcere o a mettere in secondo piano le ragioni reali della protesta, andando quindi paradossalmente contro gli stessi interessi del movimento. di Ermes Antonucci
I cowboys repubblicani prendono al laccio la libertà di scelta delle donne e vincono la loro lunga battaglia “in difesa della vita”: il Texas diventerà lo Stato con la legge sull'aborto più restrittiva degli Stati Uniti.