Dal Pd sembrano provenire segnali confusi e contraddittori. Il segretario afferma che le elezioni non sarebbero vantaggiose per il Paese. Nel contempo non perde occasione per punzecchiare con asprezza l’attuale esecutivo. E intanto considera un eventuale rimpasto come un deprecabile rito da prima Repubblica. di Danilo Di Matteo
Si chiama 'laodong jiaoyang', letteralmente 'rieducazione attraverso il lavoro', la controversa pratica che secondo un tweet dell'agenzia Xinhua, controllata direttamente dal governo cinese, dovrebbe essere abolita entro il 2013.
Alla fine, le linee guida per le Primarie decise all’ultima Assemblea nazionale del Pd sono diventate legge valida per tutto il centrosinistra; o meglio, il centrosinistra formato con gli alleati che si è scelto il partito di Bersani, vale a dire: Sel di Vendola e il ramo socialista (fra i tanti della diaspora post Craxi) che fa capo a Nencini. Il terzetto di segretari ha così firmato la Carta d’intenti e il regolamento in dieci punti.
Non sappiamo se abbia ragione la deputata del M5S, Laura Castelli, quando afferma: "il Sistema ce l’ha con noi, ma è un Sistema sciocco". Fatto è che la richiesta di condanna per Grillo, da parte dei pm torinesi Padalino e Rinaudo, per aver violato i sigilli di una baita abusiva durante una manifestazione dei No-Tav, seguita da un’altra indagine contro il leader del movimento accusato di "istigazione di militari a disobbedire alle leggi" lasciano più che perplessi. di Luigi O. Rintallo
Detenuti rinchiusi in celle di meno di 3 metri quadrati in condizioni di estremo disagio, insostenibili per un essere umano. E' questa la fotografia delle carceri nostrane che ha spinto la Corte europea dei diritti umani di Strasburgo a condannare l'Italia per il trattamento “inumano e degradante” di 7 reclusi negli istititui di pena di Busto Arsizio e Piacenza.
Con il coinvolgimento del proprio segretario regionale, anche l’Idv di Di Pietro è finito nell’occhio del ciclone per quella che sarebbe da definire “la razzia istituzionalizzata” attuata nel consiglio della Regione Lazio. A conferma che la battaglia giustizialista e moralista deve fare i conti con la realtà interna del partito, fatta anch’essa, checché se ne dica, di scandali e interventi della magistratura.
Le elezioni europee del prossimo maggio si avvicinano, e così l’intramontabile classe intellettuale cosiddetta di sinistra ha deciso di scendere di nuovo in campo. La formazione è sempre la stessa: Paolo Flores d’Arcais, Barbara Spinelli, Gustavo Zagrebelsky, Paul Ginsborg, Luciano Gallino, Andrea Camilleri, Marco Revelli, Guido Viale, Moni Ovadia, Michele Serra... A cambiare è, come al solito, solo la punta: Alexis Tsipras. Tsipras chi? direbbe qualcuno. di Ermes Antonucci
Con il “permesso speciale” su cauzione concesso per le “vacanze” di fine anno ai due fucilieri di Marina Massimiliano Latorre e Salvatore Girone l’India ed il suo sistema giudiziario sono tornati a riempire le cronache della stampa italiana, purtroppo ancora una volta superficiale e dalla memoria corta, più attenta al “palazzo” che alla vera notizia, più al folclore che alla sostanza delle cose. di Giorgo Prinzi
Come il Presidente della Provincia di Roma Zingaretti abbia fatto la sua scelta di candidarsi alla Regione Lazio ce l'ha voluto spiegare meglio un militante della base del Pd romano e forse risulterà più chiaro sintetizzare aiutandoci con le parole di Antonio Polito sul Corriere Roma dell 5 ottobre scorso...di Andrea Spinelli Barrile
Da molto tempo la funzione del parlamentare nelle democrazie moderne ha cambiato radicalmente volto. L’idea del parlamentarismo ottocentesco in cui ogni singolo parlamentare esprimeva una propria autonomia decisionale, ha lasciato il posto alla disciplina di partito. di Zeno Gobetti
“E' il tuo sguardo che è sbagliato, perché dai la colpa a me”. Urlano, le donne dell'India, urlano la vergogna e la rabbia. E' il 16 dicembre quando l'inferno apre nuovamente i suoi cancelli per precipitarvi l'ennesima vittima della violenza maschile: uscita da un cinema, una 23enne indiana è stata ripetutamente picchiata e stuprata su un autobus da un gruppo di 4 uomini, che l'hanno poi lasciata morente su un marciapiede della città.